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Sono stati oltre un migliaio i giovani arrivati da tutta la diocesi a Varallo per la Veglia delle Palme 2018, occasione per vivere con mons. Franco Giulio Brambilla la GMG diocesana e la Giornata dei Missionari Martiri.

«Parlando con alcuni di voi, che sto incontrando nella mia visita pastorale proprio qui in Valsesia raccolgo uno sguardo sul futuro preoccupato. Per il lavoro per le fatiche di costruirsi una vita indipendente. Eppure, voglio dirvi “Non temete”», ha detto il vescovo ai ragazzi presenti durante la serata, richiamando il tema della giornata, ispirato alle parole del vangeo di Luca “Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio”.

«Impariamo – ha proseguito – da un giovane che è nato da queste parti, Valduggia. Si chiamava Gaudenzio Ferrari, l’autore della Parete Gaudenziana. Ha mosso i primi passi come artista qui a Varallo. Ed è diventato uno dei più grandi del suo tempo. Per farlo ha lasciato la Valle, non ha avuto paura di mettersi in viaggio per imparare, per sperimentare». E poi, ha ricordato il vescovo «impariamo dagli antichi artigiani valsesiani, che hanno lavorato alla corte di San Pietroburgo e a quella di Vienna». In entrambi i casi, ha sottolineato Brambilla «hanno poi saputo tornare a casa, per restituire quello che avevano ricevuto».

«Ecco – è l’invito che ha fatto il vescovo commentando Sant’Agostino – siate anche voi come loro. Non temete di coltivare un desiderio grande. Non abbiate paura di esercitarvi in una ginnastica dello spirito che fa spazio a questo desiderio, come svuotando un contenitore dall’aceto per fare posto al miele. E non temete che sia Dio a riempire a riempire questo spazio che è dentro di voi ed è solo vostro».

Nella Veglia è stata anche ricordata Helena Agnieszka, giovane polacca uccisa nel 2017, mentre si trovava in Bolivia a fare volontariato. Esempio di una vita offerta, «senza temere», per il Vangelo e gli altri.

I ragazzi della GMG hanno iniziato ad arrivare a Varallo sin dal pomeriggio, quando la Veglia si è aperta con l’arrivo della Madonna del Sangue di Re – icona di questo secondo anno del triennio mariano che porterà a Panama 2019 – accompagnata da una delegazione in bicilcetta di giovani da Domodossola. Tra le proposte, spettacoli teatrali, la visita alla Parete Gaudenziana – proprio con il vescovo Brambilla a fare da “cicerone” – e l’adorazione eucaristica.

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