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Stretti in una coperta di pile, perché al Sacro Monte, quando il sole è tramontato, la primavera lascia ancora il posto all’inverno. Vicini gli uni agli altri, che così si ruba un po’ di calore, così l’essere insieme – a pregare, a parlare, ad aspettare che il vescovo dia il via alla veglia – sembra ancora più vero.
Erano oltre mille i ragazzi che da tutta la diocesi lo scorso sabato 9 aprile sono arrivati ad Orta per tornare a vivere in presenza la Veglia delle Palme con il vescovo Franco Giulio.

Un appuntamento che dopo lo stop di due anni è tornato alla tradizione, con un intero pomeriggio fatto di occasioni di incontro e riflessione, quest’anno a tema vocazionale, e una veglia di preghiera per iniziare insieme la Settimana Santa. Tema centrale della giornata, la chiamata dell’apostolo Pietro.
Un momento della vita di Pietro, raccontato nel capitolo 5 del Vangelo di Luca, che è stato al centro dell’itinerario vocazionale del pomeriggio per le vie di Orta: dall’incontro con i testimoni, all’installazione per riflettere sulla propria identità e sullo sguardo di Dio su di sé, fino alla rete dove appuntare i propri desideri e alla riflessione sulle proprie fragilità. E che è stato rappresentato in maniera romanzata dall’attore Pietro Sarubbi, con lo spettacolo “Seguimi, da oggi ti chiamerai Pietro”.

Proprio dall’esperienza di Pietro è arrivato l’invito che il vescovo ha fatto ai giovani: «Gesù, proprio come ha fatto con Pietro, sale sulla nostra barca della vita ordinaria: prende dimora presso di noi, dopo due anni tremendi, dopo l’ansia, la paura, il messaggiare vorticosamente alla ricerca di un legame. E ci invita a prendere il largo. In latino “Duc in altum”: vai in alto. Si rivolge a Pietro, ma poi allarga lo sguardo a tutti i suoi discepoli: dice “prendi il largo”, al singolare, e “gettate le reti”, al plurale. Parla a ciascuno di voi, ma per gettare le reti bisogna essere più di uno. Per costruire qualcosa di grande, per sognare insieme, c’è bisogno di te, ma non basti tu da solo».


Rispondere alla vocazione è scelta di libertà

Accompagnare i giovani a prendere il largo


E ha aggiunto: «Quando sarete in difficoltà, ricordatevi di queste due frasi: “prendi il largo” e “sulla tua Parola getterò le reti”. Se guardo le mie mani, le mie reti, la pesca che ho già fatto, la mia esperienza… sento che ho preso poco, se non nulla. Ma se ascolto la sua voce, getterò ugualmente le reti. E perché la pesca sia grande, come quella che mi auguro possano fare gli animatori degli oratori per l’estate 2022, è necessario farla non solo con le proprie mani o ascoltando la Parola, ma anche insieme! Anche con le mani degli altri».

Con la coperta nello zaino, perchè tanto non serve più, con gli amici sottobraccio – che è troppo presto per lasciarli andare – dopo una serata passata così vicini, con lo sguardo rivolto verso l’alto e sogni troppo grandi per parlarne ad alta voce, i giovani della Veglia delle Palme sono tornati a casa.
Pronti a camminare insieme, ogni giorno, con il coraggio di “prendere il largo”. E dandosi appuntamento alla Route diocesana che si terrà il prossimo 4 giugno in Val Vigezzo.

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