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Il Venerdì Santo di Romagnano Sesia“. Una storia lunga quasi 300 anni (la prima rappresentazione risale alla Pasqua del 1729) e che coinvolge un intero paese.

L’edizione di quest’anno, la 261sima, è stata presentata oggi, 14 marzo, a Novara, in Provincia.

Una manifestazione molto sentita in tutto il Novarese e che, causa Covid, torna dopo 4 anni.

L’appuntamento si svolge abitualmente ogni due anni, nell’anno dispari.

A illustrarne i dettagli, il sindaco di Romagnano, Alessandro Carini, il consigliere provinciale al Turismo, Luigi Laterza e Paolo Arienta, presidente del Comitato Pro Venerdì Santo.

Con loro Maria Rosa Fagnoni, consigliere dell’Agenzia Turistica Locale Terre dell’Alto Piemonte.

Un evento che è un unicum nel suo genere.

Come sono unici anche i tanti anni dai quali “Il Venerdì Santo”, ha riferito Fagnoni, «viene portato avanti. Per questo, quando la Regione ci ha chiesto quale evento del nostro territorio avremmo voluto presentare alla Bit, al Salone internazionale del Turismo, abbiamo pensato al Venerdì Santo».

La nuova edizione è in programma dal 6 al 9 aprile su organizzazione dell’associazione “Comitato Pro Venerdì Santo”.

«La rievocazione della passione si realizza sotto l’egida di Comune e parrocchia – ha spiegato Laterza – e soprattutto con grande coinvolgimento dei romagnanesi. Un evento che suscita grande interesse e che ha una valenza culturale e turistica».

Per questa ragione la Provincia ha scelto e finanziato, nel bando sul marketing territoriale, il progetto “Sacre rappresentazioni del Venerdì Santo”, «presentato – ha proseguito il consigliere – dal Comune con il Comitato. È giusto sostenere una manifestazione tra le più antiche d’Italia».

E che vede la presenza di oltre 300 tra attori e comparse, vestiti nei costumi dell’epoca.

Il sindaco Carini: «Il “Venerdì Santo” è davver un unicum del patrimonio culturale novarese, regionale e anche nazionale».

Una ragione che spinge il Comune a sostenere l’iter di riconoscimento delle Sacre rappresentazioni della Passione come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco.

Un’occasione per promuovere il territorio, le sue bellezze e i prodotti dell’enogastronomia locale.

«Elemento fondamentale delle Sacre rappresentazioni – ha aggiunto Arienta – il legame molto forte con il territorio, che si rinnova ogni anno».

Per l’occasione l’Agenzia turistica propone anche un contest fotografico su Instagram, che consentirà di accedere gratuitamente alla sacra rappresentazione.

Per informazioni è sufficiente seguire i profili @venerdi_santo_romagnano e @atlnovara. Hashtag ufficiale #venarsant23.

Ampio servizio sul settimanale che sarà in edicola venerdì 17 marzo

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