«Ho immaginato un anziano, di origini ebraiche, con tutti i suoi ricordi. Da questa figura e dal concetto di testimonianza, così forte in questa giornata, sono partito per il mio brano. I ricordi sono resi con parti recitative. Per comporre “Shoah” mi sono basato su diversi canti della tradizione ebraica, a cui ho aggiunto qualcosa di mio, parti totalmente nuove, composte appositamente». Così Samuele Agnesina, allievo della quinta del liceo musicale Casorati, ha illustrato, giovedì all’Arengo del Broletto, com’è nato il brano “Shoah”, eseguito al convegno “Educare alla memoria”, promosso per la Giornata della Memoria da Prefettura, Ufficio scolastico provinciale, Archivio di Stato e Comune di Novara. A moderare, il presidente del Cda della Stampa Diocesana, Gianfranco Quaglia.
«Il brano fa anche da colonna sonora – ha aggiunto – al video realizzato dalla nostra classe per la ricorrenza». Un filmato a partire da alcuni documenti esaminati dai ragazzi all’Archivio di Stato e attinenti le “leggi fascistissime”. A girarlo, con l’aiuto dei suoi compagni, Caterina Nonne, appassionata di video. A coordinare il lavoro, Lisa Apiletti, docente di Storia e Filosofia.
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