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«Per la prima volta da cinquant’anni ci si muove nell’ottica di un sistema semplice e a bassa tassazione, che riequilibra il rapporto cittadino fisco». Questa da Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, ma anche deputato novarese, all’annuncio dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge delga per la riforma fiscale.
Secondo Gusmeroli, noto in tutta la provincia di Novara anche per essere stato sindaco di Arona parla al nostro giornale della riforma come di un modo «per semplificare il sistema fiscale e la burocrazia connessa ad esso e ridurne il coso per i cittadini. Questo ci renderà – dice Gusmeroli – meno ostici anche per gli investitori internazionali».

Quali sono i temi entrati nella riforma?
«Il mio partito, la Lega – spiega Husmeroli – da sempre sostiene che per far correre il Paese bisogna liberarlo dalla farraginosa pressione fiscale. Nel testo vengono riprese e implementate numerose nostre proposte di legge, a cominciare dall’eliminazione delle micro tasse i cui costi di gestione sono paradossali e più alti rispetto all’introito che generano per lo Stato.

C’è poi il tema dello Statuto del Contribuente una delle leggi più calpestate e neglette: in questa delega rientra la richiesta di valorizzazione del principio di legittimo affidamento del Contribuente. Viene introdotto anche il graduale perseguimento dell’equità orizzontale, con no-tax area uguale per dipendenti e pensionati e riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre. La fla-tax sugli incrementi di reddito estesa ai dipendenti, con pace fiscale preventiva per due anni e differenzazione delle sanzioni a seconda della pericolosità.

Perché un conto è essere un evasore, altra cosa è l’aver dichiarato correttamente le imposte, ma non riuscire a pagarle. In delega abbiamo inoltre l’abolizione dell’Irap, oltre alla possibilità per i dipendenti di dedurre le spese per la produzione del reddito. Si tratta di un provvedimento importante volto a diminuire la differenza rispetto alla categoria dei lavoratori autonomi. Si conferma la tutela della casa e la riforma del Catasto, estendendo la cedolare secca anche per gli affitti commerciali».

L’articolo integrale sul giornale in edicola il 24 marzo e disponibile anche online.

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