La città sul palco del teatro Faraggiana per “Coro Grafia”, lo spettacolo che, giovedì 26 alle 21, aprirà la stagione di prosa. Una tradizione, per il teatro guidato da Vanni Vallino e Lucilla Giagnoni, quella di avere come protagonisti della ‘prima’ i cittadini, che prosegue da 8 anni. In scena ci saranno 18 novaresi. Tra loro universitari, docenti, studenti delle superiori, un ex preside e tanti lavoratori, anche con fragilità. Tutti a bordo di un autobus racconteranno di se stessi.
Ci saranno l’8 settembre, data dell’Armistizio e dell’inizio della Resistenza, le testimonianze dei nonni della Casa Don Aldo Mercoli, che raccontano le professioni di un tempo. I desideri di ciascun protagonista. Tutte narrazioni con un comun denominatore, il lavoro. «Un mezzo, il bus – spiega Giagnoni, attrice e direttrice artistica – surreale, che non arriva a una meta. Un autobus che attraversa spazi e tempi, ricordi e aspirazioni. Tutti i viaggiatori hanno una storia che li lega alla città, attraverso i luoghi e i suoi mestieri».
Lo spettacolo vuol mostrare le trasformazioni del lavoro in un secolo. Insieme i viaggiatori costituiscono un coro, che sa esprimersi all’unisono, ma anche con voci diverse in armonia. A guidare i 18 sul bus, Giagnoni e Laura Curino.
«“Coro Grafia” – riprende la direttrice – è frutto del lavoro svolto in scuole, centri per anziani e quartieri. Un progetto curato da Luca Doni, Scilla Gerace, Chiara Gruttad’Auria, Silvia Mannu, Christian Pascolutti e Davide Petrillo. Hanno partecipato una quarantina di persone, adesso 18 andranno in scena. Il teatro della città, con e per la città». Pensando alla tragedia di Mestre, nello spettacolo è stata inserita una “Preghiera per i viaggiatori”.
Tutto il programma della stagione al Faraggiana si può leggere qui.
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