Pietro Sarubbi, il Barabba nel film “La passione di Cristo” di Mel Gibson, è stato il primo ospite dell’undicesima stagione de il Caffè del Vicariato dei Laghi, la rassegna che punta a dimostrare come scienza e fede possano dialogare e convivere. In una gremita sala – oltre 150 i presenti – dell’Oratorio San Vittore di Intra, Sarubbi ha raccontato la sua testimonianza di fede, partita dalla conversione avuta proprio sul set cinematografico de “La passione di Cristo”.
«Fino alla registrazione del film – ha detto – ero una persona che si arrabbiava molto spesso e non sempre ero contento di quanto facessi. Dopo è scattato qualcosa di inspiegabile per me e per altri attori sul set. A partire da alcuni momenti di grande pathos e a sguardi intensissimi, primo tra tutti quello avuto con il Gesù della scena cinematografica, ho iniziato un periodo di conversione, che va avanti ancora oggi. L’essermi immedesimato realmente nell’ambiente del film mi ha cambiato».
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