Il Venerdì Santo è stato un giorno intenso di appuntamenti in parrocchia a Romentino per commemorare la Passione di Gesù. Nel pomeriggio sono stati invitati i ragazzi del catechismo alla via Crucis celebrata all’interno della chiesa parrocchiale a causa della pioggia.
In serata il miglioramento del tempo ha permesso di svolgere la celebrazione della Passione del Signore con la processione del Cristo morto e della statua della Vergine Maria Addolorata.
Anche quest’anno si è voluto dare maggiore risalto alla rappresentazione della Passione non per realizzare una vera e propria rappresentazione teatrale, ma per proporre alla riflessione del migliaio di convenuti, degli scorci di vita all’epoca.
Alle 20.45 è iniziata, all’interno della parrocchiale, la prima delle tre parti della liturgia, con la proclamazione della Parola, per poi uscire e dare seguito alla rappresentazione. Due soldati romani a cavallo hanno aperto il corteo che, giungendo in prossimità dell’Oratorio della Madonna della Neve, ha assistito alla prima scena. Protagonista del momento è stato Ponzio Pilato con il suo seguito ed altre guardie romane. Eloquente il ruolo di Pilato nel non voler prendere posizione sulla sorte di Gesù, lasciando transitare nell’indifferenza e nel disinteresse l’ingiusta condanna. La scena, silenziosa appunto, ha ben evidenziato questo aspetto.
La processione, nel percorso di rientro in chiesa parrocchiale, ha ripreso le orazioni della preghiera universale previste dalla liturgia.
Una seconda sosta ha portato i fedeli a contemplare la scena della crocifissione e dei giochi di soldati intenti a spartirsi vesti e a tirarne a sorte.
Giunti nella chiesa parrocchiale la celebrazione è proseguita con il rito della venerazione della Croce e della Comunione eucaristica. La funzione in chiesa è stata supportata dai canti della Corale “Pier Luigi da Palestrina”.