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Le aree logistiche sono tutte uguali? Questo quello che si potrebbe chiede constantando ill fatto che nel corso degli ultimi mesi sono state presentati progetti o addirittura realizzati insediamenti che, al contrario di quello di Pernate su cui è in corso una battaglia politica e di opinione pubblica, non hanno suscitato alcun clamore o polemica.

È il caso della gigantesca superficie costruita a sud della tangenziale, in fregio alla Statale 32, sul territorio di Cameri o quella di medie dimensioni in via di completamento sulla strada che da Pernate va a Cameri, sempre sul territorio di quest’ultimo comune. Ed è anche il caso di quella recentemente approvata a Galliate, proprio a fine mandato amministrativo. Stiamo parlando di una superfice che si trova, letteralmente, in fregio dell’area logistica che dovrebbe sorgere a Pernate e che tutti contestano.

Si tratta di 76.373 metri quadri, un decimo di quella oggetto di tante polemiche, la metà del polo della moda di Trecate, non enorme e collocata in una zona meno problematica (a sud dell’autostrada, su un terreno in parte coltivato e in parte ad incolto) già a destinazione industriale e logistica, non è neppure insignificante per portata e dimensioni.

Il progetto prevede la realizzazione di un edificio lungo 300 metri per 80 e alto 14 con movimentazione prevista è di 60 Tir al giorno e 60 posti di lavoro. La giunta Di Caprio, arrivata alle ultime settimane del suo mandato, dopo una prima bocciatura nel 2022 perché conteneva una serie di incongruenze, ha già accolto un piano esecutivo convenzionato presentato dalla società Monterey srl di Milano.

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