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I bimbi delle scuole a teatro. Spiega il presidente di Arona Città Teatro Luca Petruzzelli: «Quest’anno con i Nativi Teatrali porteremo a teatro 1.719 bambini e ragazzi. Teatro… per le strade della città e teatro in… teatro. Ai bambini e ragazzi, insieme alle loro insegnanti, nei prossimi mesi al salone polivalente San Carlo presenteremo alcuni spettacoli tradizionali che hanno bisogno della scatola nera teatrale, del mistero del buio e della meraviglia delle luci di scena, delle musiche che accompagnano i sentimenti dei bambini e l’intimità del silenzio, per vivere le emozioni raccontate e interpretate sul palco, per confrontarsi con i compagni e i docenti al termine della rappresentazione».

Hanno aderito alla proposta le scuole dell’infanzia e primaria di Santa Croce di Borgomanero, dell’infanzia di Cureggio, di Dormelletto, di Borgo Ticino, Cesare Battisti e San Giorgio di Arona, le primarie Dante, Usellini, Nicotera, Marcelline di Arona, la primaria di Invorio, infanzia e primaria di Oleggio Castello, la scuola superiore di primo grado Gobetti di Borgomanero e Giovanni XXIII di Arona.
Continua Petruzzelli: «Dobbiamo ringraziare i docenti e in nostri sponsor: Paolo Astori, Novacoop, Fondazione Cariplo».

Arona Città Teatro ha pensato anche ad allargare il palcoscenico a tutta la città, con lo spettacolo itinerante “Arona e il suo tesoro”, dove il teatro è la città stessa e le scenografie sono rappresentate dai beni storico-artistici.

Queste visite guidate teatrali sono finanziate da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Alla scoperta della cultura” e Arona Città Teatro ringrazia la famiglia Sandrelli, gli Amici del Centro Storico e la Corte della Rocchetta.

Sono 12 le date curate da Franco Carapelle e dalla Compagnia Teatro e Società alle quali partecipano le scuole primarie Marcelline, Anna Frank, Dante Alighieri, Usellini e Nicotera di Arona, Pertini di Oleggio Castello, Santa Croce di Borgomanero.

Sono iniziate lunedì 20 marzo e proseguiranno fino a maggio.

«Si parte dalla piazza del Comune di Arona – racconta Carapelle – tappa all’Ossario Beolchi, in piazza del Popolo con la chiesa Santa Marta, a Villa Ponti e poi si sale alla Rocca. Un percorso che segue la narrazione di una leggenda: esiste una mappa con le indicazioni per trovare una porta magica che si apre ogni 100 anni. Dietro la porta ci sono un campanaccio, una ragazza bellissima e un tesoro. Il messaggio è chiaro: quello è il vero tesoro che tutti debbono conoscere e preservare».

Un viaggio teatrale che fornisce informazioni corrette sulla storia di Arona ed educa alla bellezza e al rispetto. In scena Carapelle a interpretare uno dei furfanti con Elisabetta Baro, mentre Diego Coscia è il nipote.

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