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È iniziato ufficialmente l’ottavario in preparazione della festa patronale di San Clemente. Il primo appuntamento è stata una serata di riflessione che ha raccolto nel salone del Maria Bambina molti fedeli. Nell’incontro è stata presentata l’attività di alcuni gruppi che operano in parrocchia. Il primo a intervenire è stato Ferdinando Tessarin, presidente dell’Associazione Volontariato Bellinzago.

I volontari che inizialmente collaboravano alla casa di riposo hanno pian piano incrementato le attività di aiuto nel settore sanitario, offrendosi nella gestione del servizio dei prelievi ematici in Comune e per accompagnare anziani, disabili e chiunque abbia bisogno in ospedali e strutture sanitarie per visite mediche specialistiche. A seguire Giampiero Vassallo ha raccontato l’attività del Gruppo Solidarietà e Pace, nato nel 1992, quando era in corso la guerra nella ex-Jugoslavia, con lo scopo di portare aiuti alle popolazioni della Bosnia Erzegovina e poi in Croazia e Albania. A questi interventi all’estero si sono aggiunti con il tempo aiuti a diverse realtà italiane come la comunità Cenacolo di Saluzzo, la comunità per minori Santa Lucia di Novara e l’istituto della Consolata di Torino.

Attraverso l’iniziativa della “borsa della spesa” viene garantita la distribuzione mensile di pacchi di generi alimentari alle famiglie in difficoltà segnalate dal Comune. Nel 2020 il gruppo Solidarietà e Pace si è sciolto confluendo nella Caritas parrocchiale, di cui ha parlato Mario Verzotti che ha spiegato il senso profondo di questa realtà pastorale presente in Diocesi da 50 anni. Per statuto, la Caritas deve avere funzione pedagogica e come centro di ascolto saper individuare i veri bisogni.

Nella seconda parte della serata è stato presentato un video realizzato dai giovani della “Equipe Volontariato” dell’Oratorio Vandoni sulla figura di don Artibano Di Coscio, un testimone di carità molto significativo, di cui poche settimane fa ricorrevano i vent’anni dalla morte. Nato a Vogogna nel 1934, macchinista delle Ferrovie, entrò nel seminario di Novara per “specializzarsi a condurre i fratelli a Dio” e fu ordinato sacerdote nel 1972. Di lui è innegabile la totale dedizione ai poveri durante l’esercizio del suo ministero, prima nella parrocchia di Sant’Agabio di Novara, nella comunità di vicolo Ognissanti rivolta a minori con gravi problemi di devianza con padre Mario Airoldi e infine a Cavagliano dove l’accoglienza degli ultimi era una priorità assoluta. Il video ha raccolto alcune testimonianze di chi ha conosciuto questo “prete dei poveri”; sono stati coinvolti e intervistati il fratello Annibale, la sorella suor Maria Grazia, alcuni parrocchiani di Vogogna, l’amico don Ernesto Bozzini e don Pierangelo con la sorella Agnese. Dalle parole di chi lo ha conosciuto sono emersi il cuore e la delicatezza di questo autentico testimone di carità cristiana che ha speso la vita nel dono totale di sé, in totale povertà e condivisione con gli ultimi.

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