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I 40 giorni di libertà della Repubblica dell’Ossola sono stati celebrati nell’annuale toccante ricorrenza.
Dopo gli onori al Gonfalone della Città di Domodossola decorato di Medaglia d’oro al valor militare e ai Medaglieri, da piazza Repubblica dell’Ossola le autorità civili, militari e religiose hanno sfilato per le vie del centro sino al Monumento alla Resistenza in piazza Matteotti.

Gli alunni delle scuole domesi hanno aperto la sfilata: sono loro i depositari della storia e dei valori dell’esperienza della Repubblica dell’Ossola.

Nel piazzale della stazione si sono tenuti l’alzabandiera e la deposizione della corona.

Il primo cittadino Lucio Pizzi ha rimarcato l’importanza di mantenere la memoria per evitare che si ripetano le tragedie del passato «perché dalla memoria nasce la cultura della pace». Attraverso il ricordo e la conoscenza del passato bisogna costruire una cultura di pace che in questo momento storico risulta ancora più urgente: «Sono passati 79 anni da quella straordinaria esperienza di autogoverno, che fa ricordare la nostra città e l’Ossola intera. Viviamo in un tempo in cui molto sa di effimero, in cui sembra imperversare l’oblio» ha detto Pizzi citando Milan Kundera.

L’orazione ufficiale era a cura del dottor Giovanni Antonio Cerutti, storico e direttore della Fondazione Marazza di Borgomanero.

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