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«Abbiamo avuto un’amara sorpresa». Così il parroco di Mergozzo, don Massimiliano Maragno, commenta quanto accaduto domenica 10 marzo nel borgo di San Giovanni a Montorfano. La pioggia, caduta copiosa, alla quale per lunghi tratti si è unito anche un forte vento, ha compromesso alcune strutture all’interno della chiesa romanica.

«In particolare – spiega don Massimiliano – l’acqua caduta dal tetto nella zona che sovrasta l’abside e il presbiterio ha interessato la pala d’altare, inzuppandola d’acqua. Anche alla base dell’ancona di legno è stata rovinata. L’acqua, colando dalla tela, ha provocato il distacco di alcune decorazioni lignee. Ora valuteremo con calma l’entità dei danni e come procedere per ripristinare il tutto. È evidente che bisognerà porre rimedio alle infiltrazioni dal tetto e, per questo, nell’immediato, ho sentito chi abitualmente opera su tetti in pietra come quello che ricopre la chiesa di San Giovanni».

All’elenco dei danni riscontrati, va aggiunta anche la quantità ingente di acqua trovata ai piedi dell’altare dove poggia il paliotto in scagliola che, al centro, propone la figura del patrono san Giovanni Battista, con al fianco un agnello e una pianta che ricorda una palma del deserto.

L’opera riporta la data di realizzazione – 1724 – e la firma dell’artista – Pietro Solari – che ha dipinto l’immagine.

A preoccupare maggiormente il parroco e i suoi più stretti collaboratori è la tela dell’altare che ha assorbito l’acqua e andrà in qualche modo asciugata. La pala – come ha ricordato più volte nei suoi libri anche Alberto De Giuli nel testo “La storia del Monte Orfano e del Borgo di San Giovanni” (edito nel 2013 dal Gruppo archeologico di Mergozzo) – risulta che, insieme all’ancona lignea, orni l’altare della chiesa già dal 1653. La tela nella parte superiore raffigura a mezzo busto la Madonna del Carmelo avvolta in una nuvola, con in braccio il Bambino Gesù e in mano lo scapolare. Due angeli la incoronano e altri putti la circondano nella gloria del Cielo. Ai suoi piedi, sono ritratti in posizione retta e a figura intera san Giovanni Battista (con lo sguardo rivolto al fedele che osserva la tela) e san Rocco che, invece, contempla la Madonna.

Sullo sfondo l’artista fiorentino Luigi Reali, ha dipinto un paesaggio immaginario, dove si stagliano una fortezza e la sagoma di alcune montagne.

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