A Novara detenuti in visita alla mostra “Milano. Da Romantica a Scapigliata” al Castello.
Un progetto che si realizza grazie a “Evasioni artistiche”, ossia un’occasione di bellezza che ha consentito a 12 ospiti della Casa circondariale di Novara di visitare la mostra “Milano. Da Romantica a Scapigliata”.
Ancora una volta l’arte ha fornito un importante momento di risocializzazione e di riavvicinamento alla realtà fuori dal carcere per un gruppo di detenuti.
Persone che, dai vissuti diversi, durante la visita alla mostra su Milano, hanno manifestato grande interesse alle opere esposte e alle spiegazioni fornite dalle guide.
A proporre l’evento, ormai una tradizione, la Camera penale di Novara, presieduta dall’avvocato Alessandro Brustia, l’Associazione di Psicologia Giuridica e la Casa Circondariale. Con il sostegno di Mets-Percorsi d’Arte, Comune e Castello.
Presenti, con la delegazione di detenuti, agenti della Polizia penitenziaria, avvocati e magistrati. Con loro anche la direttrice del carcere, Rosalia Marino.
Una delle tante iniziative che puntano a dare valore alla pena e a sostenere il reinserimento e la risocializzazione dei detenuti, come il progetto, promosso con il Comune di Novara, Atc e Assa per l’utilizzo dei carcerati in lavori socialmente utili.
Persone e vite diverse, ma rese vicine e accomunate dall’arte e da ciò che sa dare. A fare da guide, in più gruppi, Paolo Tacchini, avvocato e presidente di Mets, e la professoressa Susanna Borlandelli.
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