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Nella tarda serata di giovedì 2 maggio è morto Pierantonio Ragozza, preside del liceo Spezia di Domodossola.  La notizia ha suscitato subito vasto cordoglio in tutta l’Ossola.

Ragozza è stato colpito da un malore improvviso intorno alle 22, poi la corsa al pronto soccorso del San Biagio, dove però non c’è stato nulla da fare. Aveva 64 anni. Lascia la moglie, la pediatra Maria Grazia Federico impegnata nell’Oftal diocesana, e le figlie Ilaria e Benedetta. Il funerale sarà celebrato lunedì 6 maggio alle 14.30 nella Collegiata di Domodossola.

Una vita per la scuola e per la ricerca storica

Era stato per lungo tempo docente di diritto al Galletti e al Marconi di Domodossola. Dalla fine degli anni ’90 era poi diventato preside: prima proprio dell’Ipsia Galletti, poi al Cobianchi di Intra ed infine allo Spezia.

Originario di Premosello, si era laureato in giurisprudenza alla Cattolica di Milano, con una tesi in diritto costituzionale sugli aspetti giuridici della Repubblica partigiana dell’Ossola. Una passione, quella per la storia locale, che non lo abbandonerà per tutta la vita, rendendolo uno di più apprezzati e conosciuti esperti di storia militare, con particolare riferimento alle Truppe alpine in cui ha prestato servizio, alla Guardia di Finanza e al tema dei confini e delle frontiere, alle fortificazioni moderne ed alle vicende delle due guerre mondiali e della Resistenza nel Verbano Cusio Ossola.

Di recente era stato uno dei relatori del convegno diocesano sulla figura del martire don Giuseppe Rossi, parroco di Castiglione Ossola ucciso dai fascisti nel ’45, che sarà beatificato a Novara domenica 26 maggio.

«Con Pierantonio e la sua famiglia ero legato da una lunga amicizia – dice padre Marco Canali, organizzatore della giornata di studi –. Ci rivedevamo fin quando è stato passibile ai pellegrinaggi dell’Oftal a Lourdes o al Santuario di Re in val Vigezzo durante l’estate. La notizia della sua scomparsa ci ha colpito tutti. Anche al convegno su don Rossi, Pierantonio era riuscito a raccontare gli anni terribili della guerra in Ossola con puntualità e con la capacità di farsi capire anche dai non esperti».

Il cordoglio della comunità ecclesiale

A ricordarlo anche il vicario episcopale dell’Ossola, don Luigi Preioni. «Ci conoscevamo sin da quando era uno studente – racconta -. Era uno dei più brillanti collaboratori del Popolo dell’Ossola. Vorrei esprimere alla moglie Maria Grazia, alle sue figlie e tutta la famiglia tutto il cordoglio della comunità ecclesiale ossolana».

Si unisce al cordoglio è il parroco di Domodossola, don Vincenzo Barone, che presiederà il funerale. «Era un uomo di fede e questo aspetto emergeva nel suo impegno come storico e nella sua professione di preside, tutta dedicata all’attenzione ai giovani e alla loro formazione e crescita umana. Lascia un grande vuoto nel mondo della scuola e della cultura della nostra città».

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