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Finalmente, dirà qualcuno, e non a torto. Perdurava infatti da alcuni mesi l’assenza di quell’ascolto.
Stiamo parlando del battito delle ore del campanile della parrocchiale di Crevola, ovvero del rintocco del martello sulla campana maggiore. Nel’etere si diffondeva dunque solo il rintocco del martello sulla seconda campana, che segnala la mezz’ora.

Perché così tanto tempo? Per una serie di motivi, comunque alle spalle, presto dimenticati con il ripristino del servizio e il pagamento della fattura da parte del Comune, al quale è in capo il servizio dell’orologio.

Cos’era accaduto? Quanto avvenuto già una decina d’anni fa e che, nel tempo, potrebbe ripetersi: il guasto della bobina dell’elettromagnete che aziona il martello, per l’interruzione del suo avvolgimento o il cortocircuito fra le spire, com’è stato ora, testimoniato dalla bruciatura del fusibile di protezione, di 8 ampere.

Com’è stato una decina d’anni fa, a ricollocare la bobina è toccato al poliedrico Luigi Bottari, sempre pronto a dare una mano alla collettività.

Si dirà che ora il battito delle ore non costituisce più un servizio, o quasi, a differenza del passato, in quanto cellulari e altro, in tasca a tutti, ci indicano ogni istante della giornata.

L’articolo integrale sul settimanale – nelle edizioni Il Verbano, L’informatore del Cusio e il Popolo dell’Ossola – in edicola il venerdì e disponibile online.

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