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Salone dell’Arengo, a Novara, gremito per l’incontro “Le ali fragili dei nostri figli-Prepararli alle sfide della vita”, promosso e organizzato dall’associazione Sbulloniamo Insieme, da sempre impegnata, sin dalla sua fondazione, dapprima come sportello di sostegno nell’aprile del 2019, poi come associazione, a contrastare bullismo, cyberbullismo e disagio giovanile.

Tra i suoi compiti anche educare alla legalità e creare un punto di contatto e di dialogo tra giovani, famiglie, scuole e istituzioni del territorio.

Ospite del pomeriggio, che ha visto partecipare tra il pubblico genitori, nonni, insegnanti, educatori, psicologi, lo scrittore e psicopedagogista Stefano Rossi, uno degli esperti più conosciuti in Italia.

Un professionista che vanta una lunga esperienza con classi difficili e nell’educazione emotiva di bambini e ragazzi.

Rossi ha iniziato a lavorare con ragazzi a rischio già da giovane, arrivando a creare il Metodo Rossi di didattica cooperativa. Un vero e proprio sistema di strumenti per insegnare nelle classi difficili del nuovo millennio.

Durante il pomeriggio tanti i temi trattati, a partire dal mondo virtuale, da come i ragazzi di oggi siano particolarmente influenzati dai social, dal web e da youtuber, influencer e tiktoker.

Tutte ‘professioni’ che non prevedono la fatica e uno studio e una preparazione e che certo non devono essere modelli per i tanti bambini e ragazzi di oggi.

Rossi ha esaminato, in maniera molto colloquiale e coinvolgente, le diverse fasi dell’adolescenza, le sue difficoltà e suggerito a genitori e insegnanti come affrontare i ragazzi che attraversano questo periodo della vita. Proponendo buone pratiche da sviluppare e attuare a casa, come anche a scuola.

Ha poi suggerito di provare a essere ‘genitori faro’ «I genitori di oggi sono empatici, ma – ha riferito Rossi – compiono un errore filosofico: credono che il loro compito sia rendere comoda e senza spigoli la vita dei figli. Con il mantello di Superman eliminano ogni forma di asperità. Mamme e papà devono essere, invece, genitori-faro, in grado di unire l’empatia con il dono delle salite. Le salite sfidano i nostri figli ad aprire le loro ali. Sono le fatiche che trasformano l’intelligenza in spirito».

L’incontro ha avuto il patrocinio di Comune, Provincia e del Centro servizi per il territorio di Novara e Vco.

A portare i saluti per il Comune, il consigliere Tiziana Napoli, per la Provincia Annaclara Iodice e per il Cst il presidente Daniele Giaime. Presente anche la Questura, da sempre partner di Sbulloniamo, con il sovrintendente capo Roberto Musco.

A introdurre poi il pomeriggio, la presidente di Sbulloniamo, Michela Agnesina, e Anna Bosco, avvocato civilista. L’associazione è molto attiva nelle scuole, dove porta avanti il progetto “Tu chiamale se vuoi … emozioni”, con lezioni e laboratori per educare alle emozioni e al riconoscerle.

Nel 2022 l’associazione, che ha un team di esperti (formato da psicologhe, avvocati, educatrici) ha incontrato 45 classi di Novara e hinterland, dove ha portato avanti il progetto.

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