Condividi su

Da San Pietro a Santa Maria Maggiore. E’ stato lungo sei chilometri il 48° e ultimo viaggio di Papa Francesco, il primo papa del ventunesimo secolo che nel suo testamento ha espresso la volontà di essere sepolto in un luogo diverso dalla basilica vaticana. Il feretro di Francesco ha ricevuto dalla sua Roma un abbraccio infinito che dagli oltre 250mila fedeli presenti ai funerali si è dilatato da piazza San Pietro in tutti i luoghi più simbolici del centro storico, grazie ad un corteo a passo d’uomo che dal Vaticano è arrivato alla Basilica di Santa Maria Maggiore.

L’inizio e la fine del pontificato si richiamano a vicenda, allo stesso modo in cui la presenza dell’icona della Madonna Salus Populi, in copia in piazza San Pietro e in originale a Santa Maria Maggiore, ha unito idealmente il funerale in piazza e la tumulazione nella Basilica Liberiana, dove il feretro di Papa Francesco è stato accolto da circa 40 poveri scelti dalla Caritas.

«È stato un Papa in mezzo alla gente con cuore aperto verso tutti». Questo, in sintesi, il ritratto di Papa Francesco, nelle parole pronunciate dal card. Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, durante l’omelia per i funerali in piazza San Pietro, scandita dagli applausi soprattutto nei riferimenti ai migranti, ai poveri, alla pace.

Il primato dell’evangelizzazione, per il cardinale, è stato la guida del suo pontificato, «misericordia e gioia del Vangelo» le due parole chiave dei dodici anni di Bergoglio sul soglio di Pietro, che «in contrasto con quella che ha definito la cultura dello scarto, ha parlato della cultura dell’incontro e della solidarietà».

«Filo conduttore della sua missione è stata la convinzione che la Chiesa è una casa per tutti; una casa dalle porte sempre aperte», ha sottolineato Re. «Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi», ha sottolineato, «Costante è stata anche l’insistenza nell’operare a favore dei poveri».

Poi la rassegna dei 47 viaggi apostolici, a cominciare da Lampedusa, passando per Lesbo, fino alla messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti. Secondo Re, resterà nella storia in modo particolare quello in Iraq nel 2021, «compiuto sfidando ogni rischio» per portare «un balsamo sulle ferite aperte della popolazione irachena, che tanto aveva sofferto per l’opera disumana dell’Isis».

«Il tema della fraternità ha attraversato tutto il suo pontificato con toni vibranti», ha affermato Re, citando la Fratelli tutti, il Documento di Abu Dhabi sulla fratellanza umana e la “Laudato sì”, dove «ha richiamato l’attenzione sui doveri e sulla corresponsabilità nei riguardi della casa comune». «Di fronte all’infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni», Bergoglio infine «ha incessantemente elevata la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all’onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra – diceva – è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole».

A chiudere l’omelia, l’invocazione finale: «Caro Papa Francesco, ora ti chiediamo di pregare per noi e che dal cielo tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza».

L’articolo integrale con tutti gli articoli dal territorio della Diocesi di Novara si potranno trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da giovedì 1° maggio, agli abbonati a casa dal 2 maggio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente qui.

Condividi su

Leggi anche

In Primo Piano

Un Papa missionario di pace con le braccia aperte agli ultimi

Fabrizio Frattini

Diocesi

Il nuovo papa è Leone XIV

Redazione

Diocesi

La terza fumata è bianca. Gioia e attesa per il nuovo pontefice

Redazione

In Primo Piano

Francesco, in mezzo alla sua gente fino all’ultimo viaggio

Redazione