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Non piace agli svizzeri l’idea che i rifiuti di Roma attraverseranno le Alpi in treno, per giungere fino ai Paesi Bassi. Il consigliere ticinese del Partito Socialista svizzero, Bruno Storni, lo ha espresso chiaramente nei giorni scorsi con un tweet: «Follia? Roma a corto di discariche smaltisce i rifiuti negli inceneritori di Amsterdam. Trasporto in treno via Alptransit sussidiato dalla Svizzera. Legge sul trasferimento? Costi dei trasporti troppo bassi!». Una situazione che, secondo il politico elvetico, va a sacrificare il trasporto dei passeggeri e pesa anche sulle tasche dei contribuenti svizzeri.

Che cosa accadrà

Secondo quanto riporta Tvsvizzera.it, l’intesa siglata dall’Urbe, “prevede il trasporto attraverso l’Europa, passando sotto le Alpi svizzere, di 900 tonnellate alla settimana, vale a dire circa 470 mila all’anno, di rifiuti indifferenziati, che dal Lazio giungeranno nei Paesi Bassi dopo un viaggio di 1.600 chilometri. I rifiuti compressi, che costeranno attorno a 200 euro a tonnellata (per un totale di 180 mila euro a settimana) alle casse comunali dell’Urbe, saranno caricati a Civitavecchia su convogli di 16 carrozze, diretti verso il termovalorizzatore di Westelijk Havengebied, che dalla combustione della spazzatura potrà incrementare la propria produzione di energia”.

Un accordo che, secondo la società olandese che gestirà i rifiuti, ha un impatto ambientale, compreso il trasporto su rotaia, inferiore a quello dei rifiuti lasciati in discarica, ma che viene definito “assurdo” da più voci della politica elvetica.

Il servizio integrale già disponibile sull’edizione di venerdì 14 aprile, acquistabile in edicola o online.

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