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Pronti a mettersi in ascolto della Parola, a confrontarsi con tanti altri ragazzi e a vivere un’esperienza di vita importante e che porta con sé riflessioni anche per le settimane che verranno e per il futuro. Un’esperienza di crescita e di condivisione.
Così, gli oltre mille ragazzi giunti da tutta la diocesi, sabato scorso, hanno vissuto la Giornata Mondiale della Gioventù, organizzata dall’Ufficio per la pastorale giovanile con il supporto degli Scout Novara 6 e Novara 13, i volontari delle Parrocchie unite del centro e di alcuni oratori novaresi, della Pro Loco di Novara, dell’Istituto della Cappella Musicale del Duomo e di alcuni insegnanti di religione.
Il rinfresco preparato dagli Alpini, è stato offerto da Barilla, biscottificio Camporelli, pasticcerie Vella di Galliate e Rossi di Romagnano Sesia, e gli appuntamenti si sono svolti con il contributo del Comune di Novara, della Pro Loco, del Centro Edile di Borgomanero, dell’atelier novarese Alambra.

La giornata insieme
Giovani e giovanissimi hanno fatto tappa a Novara con la “fretta buona”, quella di Maria che va a trovare Elisabetta, protagonista delle Gmg di Francesco. Il loro arrivo ha riempito di suoni e colori le strade e le piazze della città. Un evento di festa, incontro e preghiera, ispirato al messaggio che il papa ha scritto per loro: “Maria si alzò e andò in fretta”. Con lo sguardo rivolto all’incontro mondiale di Lisbona la prossima estate.

La voce dei ragazzi
«Oggi è una bella giornata di sole. Da sempre – racconta una di loro – associo il sole all’amicizia. Ecco quindi che questa è una grande occasione per rivedere tanti amici, che non vedo da tempo perché lontani. Ma è anche una giornata che rappresenta il segno della comunità di tanti giovani, la collaborazione di tanti ragazzi, qualcosa che mi riempie davvero il cuore».
La condivisione ricorre spesso tra i ragazzi presenti della Gmg: «pronti a vivere una nuova esperienza di condivisione gigante, tutti uniti in un segno solo. Una giornata che ci dà una grande spinta spirituale», ha aggiunto un’altra ragazza. E ancora: «La Gmg per me è incontro, è un modo per consolidare il rapporto del mio gruppo di oratorio. Non vedo l’ora di poter essere a Lisbona. Mi aspetto di tornare a casa riempita di energia, conoscenze e consapevolezze nuove».

L’incontro
con le realtà del servizio
Primo momento di riflessione in Cattedrale è stato “Canta l’anima mia”, monologo originale dell’attrice Lucilla Giagnoni attorno alla figura di Maria.
Successivamente i ragazzi, in diversi luoghi del centro di Novara, hanno potuto confrontarsi sui temi del servizio e della missione con gli operatori del Pontificio Istituto Missioni Estere e del Servizio Missionario Giovani. Gli universitari, invece, hanno potuto lavorare e riflettere sugli aspetti dell’accoglienza e della condivisione con due realtà giovanili: Casa Aylan di Torino, che accoglie minori, adulti e famiglie migranti, e il Gruppo Legàmi di Como, che promuove l’esperienza di incontro con le persone senza fissa dimora e migranti. Incontri che hanno portato le voci di tanti operatori e che hanno visto i ragazzi lavorare in gruppo sul tema al centro della riflessione.

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