Un atto straordinario di umanità che, avvenuto nel Natale di 110 anni fa, vuole ora, attraverso una mostra documentaria portata a Novara dall’associazione Nexus, aiutare a riscoprire atti di speranza e di riconciliazione. Ancor di più nell’anno del Giubileo “Pellegrini di Speranza”.
È quanto vuole essere un reale fatto storico, la tregua di Natale del 1914. Quando – nel cuore della Prima Guerra Mondiale – le truppe inglesi e tedesche, contrapposte nelle trincee del fronte occidentale, a Ypres in Belgio, scelsero di sospendere le ostilità. In quel momento il rumore delle armi si fermò, sostituito dai canti di Natale. Una pausa che consentì ai soldati di incontrarsi nella ‘terra di nessuno’, scambiando cibo, bevande e giocando a calcio.
«In quella notte – spiega il presidente di Nexus, Alessandro Noja – il nemico non era più un avversario, ma un compagno con cui condividere un atto di speranza. Il Giubileo 2025 si collega perfettamente all’episodio della tregua di Natale, in quanto entrambi mettono in luce come, anche nelle situazioni più terribili, la speranza possa diventare la forza che ci guida verso un futuro di pace e riconciliazione».
Per questo Nexus ha voluto promuovere la mostra, già presentata al Meeting di Rimini e curata dal professor Antonio Besana, “1914. Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale. La tregua nella notte di Natale: una storia di speranza”. L’esposizione si aprirà il 20 febbraio alla Sala dell’Accademia del Broletto e resterà visitabile sino al 2 marzo.
Previsti anche eventi collaterali con, tra gli altri, la presenza del cardinale Angelo Bagnasco….
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