Il piano urbano della mobilità sostenibile è una priorità per Novara non più rinviabile: i lavori su cavalcavia e ponti hanno peggiorato molto il traffico veicolare. Spostarsi in auto nelle ore di punta sulle direttrici urbane richiede tempi di percorrenza molto lunghi, con code e ingorghi all’ordine del giorno. Del PUMS si parla da tempo, ma il piano è articolato e richiede azioni coraggiose, come creare corsie dedicate agli autobus al posto delle auto in sosta, nuove piste ciclabili più sicure, oltre a rivedere il senso di marcia in alcune strade.
Ma quali sono le priorità da cui sarebbe bene partire, e in fretta, per dare una riposta concreta al problema del traffico? La risposta è stata concorde: per ridurre il traffico la via principale è disincentivare l’utilizzo delle auto. Su come farlo, invece, le idee sono differenti: «La priorità a mio avviso è puntare sull’aumento delle zone a 30Km, sull’aumento delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali sicuri che rappresentano uno stimolo a riappropriarsi della città senza usare l’automobile – dice Nicola Fonzo, preside del Convitto Carlo Alberto e capogruppo di minoranza – Questi sono interventi poco costosi e che si possono realizzare rapidamente, al momento è stato fatto poco».
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