Due pagine complesse della storia del nostro Paese al centro di due novità curate dalla casa editrice novarese Interlinea, libri che saranno presentati al Salone del Libro di Torino. Si tratta di “Quel che resta del caso Moro” della giornalista Stefania Limiti e di “Torino 1864. La prima strage senza colpevoli dell’Italia Unita” dello storico Enzo Ciconte. Ma non saranno solo questi i titoli che l’editore presenterà alla kermesse torinese. Un evento che quest’anno giunge alla sua 36esima edizione.
«Per noi – ha esordito Carlo Robiglio di Interlinea – si tratta del 35esimo anno in cui partecipiamo. Saremo allo stand M105 del padiglione 2 con novità editoriali, incontri con gli autori, laboratori e firmacopie». Con Interlinea ci sarà Gruppo Ebano e Gruppo Pragma, società del Gruppo con sede a Trieste e in Brasile.
Si parte il 9 maggio, anniversario del ritrovamento del corpo di Moro nel 1978. Il volume sarà presentato alle 17,15 in Sala Ambra dall’autrice, che sarà in dialogo con il giornalista Gianni Barbacetto e l’avvocato Fulvio Gianaria. Il testo prende il via da un’inchiesta che vuole fare luce sul caso Moro dopo quasi 50 anni, partendo dalle rappresentazioni filmiche che hanno alterato la nostra memoria collettiva. Il 12, invece, alle 17,30, Sala Granata, ecco il volume di Ciconte sulla strage del 1864. Si tratta della strage in piazza San Carlo del settembre di quell’anno, nata per il trasferimento della capitale d’Italia da Torino a Firenze.
Altri due incontri sono dedicati alla natura e alle sue diverse sfaccettature. Sabato 11, alle 12,30, in Sala Arancio, Giovanni Tesio presenterà l’antologia da lui curata “Anche gli alberi cantano”. Un viaggio poetico per chi ama la natura: la tradizione letteraria da Boccaccio a Leopardi, da Rodari a Merini sino a Lamarque.
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