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Fervono i preparativi per realizzare, nel giardino a ridosso della scuola primaria di Cireggio, il primo orto biologico didattico-inclusivo utilizzando una parte dei 25 mila euro provenienti da un apposito Programma Operativo Nazionale del Miur, che l’Istituto Comprensivo F.M. Beltrami si è recentemente aggiudicato.

Il progetto, a cui si è dedicata anima e corpo Paola Crippa, docente da sempre in forza al plesso, prevede l’installazione di sei cassoni costruiti con mattoni di tufo contenenti una pacciamatura rigorosamente bio realizzata con l’uso del cartone e una concimazione con stallatico da maneggio. All’interno delle vasche così approntate sarà applicata la tecnica del “lasagna garden”, una modalità di coltivazione che non richiede la preparazione del terreno con arature, concimazione, vangature o fresature, e che consente un corretto drenaggio dell’acqua in eccesso.
«Da diversi anni – spiega la maestra Paola Crippa – utilizziamo la porzione del nostro giardino a ridosso dell’edificio scolastico come “aula” educativa all’aperto dove svolgere attività di orticoltura per facilitare e promuovere lo sviluppo di competenze trasversali nelle menti dei nostri piccoli studenti».

Qui ogni classe coltiva il suo pezzetto mettendo a frutto lo studio della geometria e del calcolo aritmetico per la misurazione degli spazi a disposizione e la capacità di approntare tabelle e schemi per disporre con criterio la rotazione delle colture.

«Una volta predisposto il terreno – è l’ulteriore precisazione – si passa alla selezione e allo studio delle singole piante da coltivare, così come alla giusta consociazione per abbinare le verdure primaverili e, poi, i più estivi pomodori, peperoni e melanzane, a specifiche fioriture che, come nel caso di tageti, calendule, nasturzi e lavanda, non solo allontanano insetti e parassiti dannosi, ma attirano gli utilissimi impollinatori».

L’articolo integrale sul nostro settimanale in edicola venerdì 10 febbraio e disponibile anche online.

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