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Canelli dopo il caso stazione, disordini e colluttazioni tra un gruppo di persone intervenute a supporto di un cittadino nigeriano che rifiutava di farsi identificare, decide un rimpasto di giunta: la delega sulla sicurezza passa da Raffaele Lanzo alle mani del sindaco.

Il provvedimento è arrivato al termine di una “due giorni” intensa, cominciata nella giornata di ieri e conclusa questa mattina con un cambiamento delle responsabilità nell’aria da tempo ma che è stato sicuramente accelerato dagli ultimi avvenimenti.

Ricordiamo che sabato scorso, un cittadino di origine nigeriana, sdraiato sul muretto di piazza Garibaldi è stato avvicinato da due agenti della Polizia locale che lo hanno invitato a mostrare i documenti. Dopo essersi rifiutato ha iniziato a dare in escandescenza aggredendo i due vigili e altri rappresentanti delle forze dell’Ordine intervenuti a rinforzo. Ne è nata una situazione di tensione e disordini sul piazzale della stazione che ha coinvolto diverse persone tra cui molti connazionali dell’uomo che la polizia voleva identificare.

Subito dopo i fatti si era fatto sentire il segretario provinciale della Lega, Massimo Giordano che aveva manifestato la necessità da parte dei novaresi «di riprendersi la città» citando anche Canelli a sua volta «preoccupato e intenzionato a rimodulare l’azione amministrativa» per fare fronte ai problemi.

Questo proposito si è materializzato in un cambio di deleghe: via Lanzo, come detto, la sicurezza va al sindaco. Poi: l’assessore Teresa Armienti l’assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili prende il posto di Luca Piantanida al quale va la Cultura di cui si era precedentemente occupato il sindaco. A Raffaele Lanzo va invece l’assessorato alle Politiche per la sostenibilità Ambientale, Mobilità, verde pubblico e patrimonio arboreo.

Queste scelte sono di fatto una sfiducia? «Non c’è nessuna sfiducia nei confronti di nessuno – spiega il sindaco Alessandro Canelli – Altrimenti avrei cambiato gli assessori che invece rimangono. Dopo un primo periodo di rodaggio e le normali verifiche è normale fare dei riposizionamenti secondo le capacità e le propensioni su alcuni tematiche».

La delega alla Sicurezza è senz’altro in questo periodo una “patata bollente”: «Eì un tema difficile e ci sono normative – prosegue il primo cittadino – nel nostro Paese che non consentono di agire indiscriminatamente, come poi del resto è anche giusto che sia. Bisogna affrontare questi temi con un approccio multidisciplinare non solo legati ad un atteggiamento repressivo ma anche legato alle politiche di stampo sociale, di decoro urbano e culturale».

«Il problema della sicurezza è un tema che preoccupa tutti i sindaci italiani. C’è anche un fenomeno dell’aumento dell’immigrazione. Ho deciso di occuparmene direttamente. In realtà a Novara non ci sono problemi di sicurezza ma alcuni fenomeni che incidono sulla percezione della stessa relativi ad alcune aree. Penso alla stazione, al comportamento di alcuni gruppi di giovani nei fine settimana nelle aree della movida e in alcune zone della città non ancora riqualificate oggetto di occupazioni abusive e attività illegali. E’ necessario intervenire in maniera concreta con alcuni interventi mirati. Prima di deliberare la strategia preferisco parlarne con il comitato dell’ordine sulla sicurezza pubblica e con la maggioranza. Non sarà semplice ma abbiamo le idee chiare».

Quali sono state le scelte delle nuove deleghe agli assessori? «Teresa Armienti ha una sensibilità e una capacità di reggere determinati temi e per questo si presta a lavorare nell’ambito del sociale. Luca Piantanida sono sicuro che farà bene alle politiche culturali e nella digitalizzazione della città come già impostato in questi anni. Raffaele Lanzo ha sempre avuto una attitudine ai temi legati all’ambiente e al verde urbano».

Sul giornale l’Azione in edicola da questo venerdì 5 maggio le interviste agli assessori, alla minoranza e ai capogruppo scaricabile digitalmente anche da qui.

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