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La sanità pubblica va preservata, perchè avanti di questo passo rischia di diventare di serie B, ammesso che non lo sia già, con una distanza sempre più grande tra chi può curarsi mettendo mano al portafoglio e chi invece deve sperare di non ammalarsi .

Il monito arriva dalla segreteria del Pd omegnese, che per questa sera (venerdì 19) ha programmato un incontro pubblico al Forum che vedrà la partecipazione dell’ex assessore regionale alla sanità Antonio Saitta, di Lucio Reggiori, ex segretario della Cgil Vco e candidato alle regionali, e di Alice De Ambrogi, segretaria dem nel Vco ed anche lei candidata alle regionali.

«Liste d’attesa infinite, gettonisti chiamati a risolvere le carenze di organico con conseguenti costi folli, bilanci sempre più in rosso a fronte di prestazioni e servizi che peggiorano di anno in anno: il quadro generale – hanno sottolineato in conferenza stampa Joris Freschini, Sara Piemontesi e Rosa Rita Varallo – è da brividi e non basta più lanciare l’allarme». «Qui a rischio ci sono i servizi essenziali per i cittadini: siamo stanchi di promesse fantascientifiche che puntualmente vengono disattese. Bisogna mettere in campo un piano su scala nazionale, che preveda una serie di punti: destinare almeno il 7,5% del Pil al Fondo Sanitario Nazionale, assumere personale, ridurre i gettonisti e l’utilizzo delle cooperative negli ospedali pubblici, attuare la riforma della medicina di prossimità e della sanità territoriale, utilizzare bene le risorse del PNRR. Questa è la nostra ricetta» hanno concluso gli esponenti democratici.
Intanto strada ormai spianata per la realizzazione del nuovo ospedale di comunità del Vco, come confermato dalla direttrice dell’Asl Chiara Serpieri: sorgerà nell’area compresa tra il Pala Cipir e lo Sportway .

«Abbiamo messo a disposizione dell’ Asl quell’area perché comoda da raggiungere per chiunque. Un importante, ulteriore presidio di sanità pubblica e al tempo stesso un altro importante tassello della trasformazione urbanistica in corso in quella zona che sta diventando un quartiere dove si realizza la cittadella dello sport e della salute» sottolinea il primo cittadino di Gravellona Gianni Morandi.
Unico ostacolo il ritrovamento di materiale di scarto di lavorazioni edilizie: bisognerà capire come smaltirlo prima di cantierare l’area.

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