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Sono tornate le bancarelle in piazza Tibaldi, in via Rosmini e in largo Madonna della Neve.
Da circa un anno il mercato mancava in queste vie a causa dei lavori di pavimentazione e riqualificazione inseriti nel progetto dal Borgo della Cultura al Sacro Monte Calvario.
Il ritorno delle bancarelle in via Rosmini ha segnato anche l’esordio del riassetto del mercato in generale.
Le procedure di assegnazione dei posteggi sono avvenute tra agosto e settembre, gli operatori hanno scelto secondo il criterio di anzianità di frequentazione del mercato del sabato e in base alla categoria dimensionale del loro banco.
Il nuovo mercato è più arioso e ordinato.
«Abbiamo collaborato con il commercio fisso – dice Marco Battocchio, rappresentante degli ambulanti – in modo da non coprire con i nostri banchi le vetrine – Il mercato ora è lungo e più facilmente percorribile per i frequentatori, anche gli svizzeri hanno subito risposto bene.
Il sindaco è stato cordiale, ha cercato di aiutarci».
In seguito a questa riorganizzazione però c’è qualche malumore: Tomas Zanellato, ambulante di abbigliamento con il posto prima dei lavori vicino alla chiesa della Madonna della Neve, ora si troverà ad avere il banco in via Facini.
«Avrei preferito tornare in largo Madonna della Neve. L’amministrazione ha fatto un gran bel lavoro e sforzo per tenere il mercato in centro città, però avrebbe dovuto ascoltarci di più. Io avrei preferito che la riorganizzazione partisse dopo Natale. Ogni cambiamento porta un disagio non da poco, già ho perso diversi clienti durante i cambi. Prima ero sistemato provvisoriamente in piazza Matteotti, poi sono stato spostato davanti alla farmacia Bogani, ora avrò un’altra collocazione, che non sarà più quella che da anni avevo.
Siamo legati al mercato di Domodossola, mio padre ha iniziato ad avere il banco al mercato domese nel 1975, purtroppo l’anzianità di frequentazione dal tabulato del Comune però è del 1993. Spero con la nuova collocazione di non perdere ulteriore clienti. Per noi venire al sabato a Domodossola è un sacrificio, siamo di Leggiuno, dobbiamo alzarci alle 4,30, ma questo è sempre stato per noi un mercato importante che ci ha dato molto, ricordo mio padre, che partiva per venire a Domodossola a fare il mercato anche con la neve».
Gli operatori, dopo i nuovi lavori di rifacimento della pavimentazione, dovranno prestare la massima attenzione e rispettare precise regole: non devono danneggiare, manomettere o sporcare spazi e segnaletica e sono tenuti a non lasciare rifiuti ingombranti, né danneggiare l’arredo urbano; dovranno munirsi di tavolette di legno spesse almeno 5 centimetri sulle quali collocare i punti di appoggio dei mezzi (pneumatici o piedini telescopici) e dovranno proteggere la pavimentazione da eventuali perdite di lubrificante con teli di plastica o cartoni.

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