Condividi su

Anche quest’anno venerdì 24 marzo si ripeterà la salita al Sacro Monte della parrocchia di Varallo e della gente valsesiana per la veglia “della Notte della Grazia” come si diceva un tempo. La partenza sarà dalla chiesa della Madonna delle Grazie alle ore 20.30 salendo con la recita del Rosario. Giunti in Basilica la celebrazione della santa Messa presieduta presieduta dal prevosto don Roberto Collarini, quindi la breve processione alla cappella dell’Annunciazione per la preghiera dell’Angelus.

Altro momento importante per la parrocchia di Varallo dallo scorso anno è la ripresa della processione delle Sette Marie la domenica delle Palme, quando la comunità parrocchiale di Varallo sale al Sacro Monte in forma solenne con tutte le sue componenti. É una particolare devozione popolare radicata nei secoli che, indipendente allora dalla liturgia del giorno -come altre forme popolari legate alla Settimana Santa- ma indirettamente ispirata ad essa, culmina ora nella messa della Passione celebrata in basilica.

Propria del Sacro Monte è la Via Crucis, legata alle rappresentazioni dei Misteri raffigurati nelle cappelle. É vero che ogni venerdì di Quaresima si fa la Via Crucis partendo dall’Ultima Cena per giungere al Sepolcro dove poi si celebra la Santa Messa. Quest’anno, lasciando la parte liturgico-sacramentale del Triduo alla chiesa parrocchiale si vorrebbe proporre qui con più calma una Via Crucis più ampia legata alle stazioni presenti nelle cappelle del Sacro Monte utilizzando i “Detti Scritturali” apposti ad ognuna delle cappelle raccolti da padre Eugenio Manni nel suo prezioso libretto.

Lì troviamo la citazione dell’Antico testamento e la sua realizzazione nel testo del Vangelo che spiega la scena rappresentata. Partendo, secondo la consuetudine, alle 15 dalla cappella dell’Orazione di Gesù nell’Orto degli ulivi, passando poi dalla Piazza dei tribunali alla cappella della Flagellazione, salendo la Scala santa alla cappella dell’Ecce Homo, per scendere e risalire al Calvario giungendo infine al Sepolcro colmando gli spazi vuoti con le invocazioni legate a questo pio esercizio.

É una proposta per valorizzare le rappresentazioni del Sacro Monte nel giorno proprio della Passione del Signore che nella liturgia ha il suo culmine con la proclamazione del Vangelo di San Giovanni.

Condividi su

Leggi anche

il MONTE ROSA

Il 13 ottobre a Cavallirio si celebra il restauro del presbiterio

Claudio Andrea Klun

il MONTE ROSA

Marmo finto, puncetto e folk valsesiani sono “patrimoni immateriali”

Redazione