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Videosorveglianza. In provincia di Novara finanziati progetti per 370mila euro.

A dare la notizia, questa mattina, venerdì 21 luglio, è stato il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, durante la sua visita a istituzioni e Forze dell’Ordine nel capoluogo.

Molteni ha dapprima incontrato, in Prefettura, sindaco, presidente della Provincia, Prefetto, Questore, comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco e, quindi, altra tappa è stata in Questura. L’ultimo incontro si è svolto nel pomeriggio, a Palazzo Cabrino, sede del Comune di Novara.

“Quest’anno – ha riferito Molteni – abbiamo approvato 478 progetti per la videosorveglianza per 36 milioni di euro, da Nord a Sud.

In provincia di Novara, nel bando 2022, 21.400 euro per la videosorveglianza andranno a Prato Sesia, altri 56.750 all’Unione dei Comuni Collinari del Vergante, 27.500 all’Unione Novarese 2000 (che riunisce Briona, Caltignaga e Fara), 23.160 a Maggiora, 20.876 a Landiona, 23mila a Bolzano Novarese, altri 15mila a Mandello Vitta.

E ancora 40.950 euro a Briga Novarese, 27mila a San Nazzaro, 40.389 a Casalbeltrame, 46.591 a Ghemme e, quindi, 30mila ad Armeno.

Per il 2023 sarà espletata una nuova procedura nazionale con uno stanziamento di altri 15 milioni di euro.

“La sicurezza è la precondizione per lo sviluppo del Paese, ne sono consapevoli il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e tutto il Governo. Con la sicurezza – ha riferito Molteni – si attraggono investimenti e si costruisce un futuro solido per imprese, aziende e famiglie.

Secondo i dati forniti dalla Prefettura nel Novarese, nel primo semestre del 2023, il numero complessivo dei reati è diminuito del 3,80% rispetto al primo semestre dello scorso anno.

“Rispetto alla città capoluogo rileviamo una situazione altrettanto stabile con un andamento altalenante della delittuosità, con una marcata diminuzione nel confronto tra i primi semestri 2022/2023, pari al 3,40%”.

Dati che “ci spingono a lavorare per rafforzare la sicurezza ed è per questo che il Ministero dell’Interno mette in campo importanti risorse per progetti legati alla videosorveglianza, alla sicurezza nelle scuole e al contrasto delle truffe agli anziani”.

“In questo territorio – ha aggiunto – ritengo sia stato fatto un lavoro importante sul tema della sicurezza. Sono aumentati i controlli e il contrasto ai diversi fenomeni di criminalità. In crescita anche gli arresti”.

Tanti i temi toccati. A partire dalla situazione in zona stazione ferroviaria. “Ci sono stati controlli straordinari interforze proprio per riportare alla normalità l’area, che vedeva risse e aggressioni. E’ stato fatto molto anche contro il fenomeno della ‘mala’ movida. E’ positivo che a Novara non ci sia il fenomeno delle baby gang che si registra altrove”.

La devianza giovanile “è comunque un argomento che va trattato. E va fatto con strumenti sociali, non solo repressivi e sanzionatori e con un’azione sinergica, con anche l’intervento delle associazioni di volontariato”.

In tema di spaccio nelle zone boschive “grande è l’attività, in particolare dell’Arma dei Carabinieri”.

Il sottosegretario si è poi soffermato sugli organici. “Il Ministero sta lavorando per rafforzarli. Nell’ultima legge di Bilancio il governo ha stanziato 100 milioni all’anno per un decennio”.

Molteni ha annunciato anche l’arrivo di 7 milioni di euro nei nostri Comuni per la messa in sicurezza degli immobili.

“Siamo poi al lavoro sulla riforma della Polizia locale, che deve essere sempre più una polizia di prossimità, più performante ed efficace”.

E ancora il tema dell’immigrazione, visto l’aumento degli sbarchi, causato dalla instabilità della situazione nel Mediterraneo, in particolare della Tunisia.

“Se vogliano avere meno arrivi dobbiamo avere meno partenze e di conseguenza si avranno anche meno morti in mare». L’accoglienza sul territorio “occorre essere come fatto sinora, ossia ordinata, equilibrata, pianificata, programmata”.

Il sindaco Alessandro Canelli ha rilevato al sottosegretario la situazione dei minori stranieri non accompagnati, che orra sono un’ottantina.

“Il Viminale ha messo in campo una capacità di gestione importante e proseguiremo. Siamo passati da 40 euro a ragazzo a 60 e adesso a 100”.

Per quanto riguarda i migranti nel Novarese, ora sono oltre 500, nel 2016 erano oltre mille. Ora nel capoluogo sono 330.

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