La sala d’onore di villa Marazza ha visto la presentazione di progetti passati e futuri della cooperazione Borgomanero-Benin. Questa cooperazione è iniziata nel 2010, per poi svilupparsi in vari progetti sotto il nome di Alodo Alome. “Significa mano nella mano e il simbolo è stato prodotto in una scuola di Novara” dice il vicesindaco di Borgomanero, Ignazio Stefano Zanetta, a capo della presentazione. Insieme a lui erano presenti Francesca Costero, Responsabile regionale Enaip, ed Elena Ciarlo, responsabile dell’ANCI Piemonte (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani). Infine, in collegamento da computer, c’era Carmelina Nicola, parte della Consulta per l’ANCI Piemonte.
Dopo l’introduzione del vicesindaco (e vicepresidente di ANCI Piemonte), sono illustrati i vari progetti che dal 2011 si sono susseguiti in particolare nel Centro Vignon. Il centro è adibito alla produzione di succhi di frutta per combattere i disagi legati al mondo giovanile. “Il Benin è tristemente famoso storicamente per la tratta di schiavi delle Americhe ed oggi per i traffici di minori che vengono schiavizzati. Alodo Alome vuole essere anche, e soprattutto, un modo di aiutare la situazione sociale e coinvolgere il nostro territorio piemontese. Per far conoscere i progetti, il Comune ci ha fornito vari momenti nel corso degli anni, perché non è sempre facile raccontare i risultati che si stanno ottenendo.” Ignazio Zanetta conclude mostrando il progetto Gr.Een, attualmente in corso.
La riunione ha dato molti dettagli su biblioteche per alfabetizzare, incontri con ambasciate e governanti, lotte sociali per minori e donne. Infine c’è stato modo per i presenti di toccare con mano anche il prodotto tangibile della cooperazione. Infatti, alla conclusione dell’incontro, c’è stata l’offerta alcuni succhi provenienti dal centro Vignon. Succhi di frutta con 13 anni di progetti alle spalle, simbolo che nel “dialogo, sia pure nel piccolo, può aiutare a far nascere molto altro, insieme” conclude Elena Ciarlo.
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