«In squadra anch’io» E’ il nome del Fondo Solidale, nato da un’idea della Polisportiva San Giacomo e realizzato da Fondazione Comunità Novarese onlus in collaborazione con il Comune di Novara.
L’andamento dell’iniziativa è stata presentata durante la serata conviviale di ieri, lunedì 15 maggio, organizzata dal Panathlon Club Novara presso il ristorante l’Ovale di Novara.
L’obiettivo è quello di promuovere la raccolta di donazioni per sostenere la pratica sportiva tra i minori (in età compresa tra i 5 e i 18 anni) che, per motivi diversi (difficoltà economiche, disagio famigliare o sociale), ne sarebbero esclusi. A poter accedere le famiglie con un Isee massimo di 8300 euro.
Lo sport è strumento di educazione e trasmissione di valori positivi, veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione. Per motivi di fragilità familiare o per mancanza di risorse, però, molti giovani e giovanissimi sarebbero esclusi dalla pratica sportiva se, per andar loro in aiuto, diverse associazioni sportive novaresi non li accogliessero. Come? Erogando loro il servizio a titolo gratuito. Ecco perché è nato il Fondo la cui prima dotazione è stata costituita dalla somma di 20 mila euro provenienti da uno stanziamento di Fondazione Comunità Novarese onlus di 10 mila euro e da un secondo stanziamento, di pari importo, del Comune di Novara.
Altri 2500 euro sono arrivate da donazioni alle quali si aggiungono le donazioni da parte del Panathlon Club Novara per permettere a cinque ragazzi che non se lo potrebbero permettere di partecipare alla pratica sportiva.
«Tutti i ragazzi hanno diritto di praticare sport – ha detto Carlo Accornero, presidente del Panathlon Club Novara – Una bella idea nata dalla Polisportiva San Giacomo insieme a Fondazione e Comune».
«Un’idea nata per non dover dire di no a chi non si può permettere di pagare l’attività sportiva – hanno spiegato Sergio Ferrarotti e Ilaria Filippi della Polisportiva – Le famiglie in difficoltà stanno aumentando sempre di più. Il tutto nasce da una esigenza e proprio dalla volontà di di non voler dire no a nessuno. Non sempre si riescono ad intercettare chi è in difficoltà. Hanno aderito per ora 20 associazioni sportive. Lo sport ha un ruolo sociale fondamentale di educazione e benessere psico-fisico. Le società si faranno carico di un terzo del costo, gli altri due terzi arriveranno dal fondo».
Questo il commento di Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità del Novarese: «Un progetto molto bello che pensa al futuro dei bambini, è importante fare qualcosa per i giovani. Grazie alla Polisportiva che ha lanciato questa idea e alla coralità di intenti. Bisogna cercare di abbattere i muri. Lo sport è un diritto perchè è un bisogno».
Così l’assessore allo Sport del Comune di Novara Ivan De Grandis: «Abbiamo accolto subito questa iniziativa, è importantissimo aiutare i ragazzi ad inserirsi e imparare i valori dello sport».
«Da una parte l’iniziativa è importante per dare una mano alle stesse società sportive e ovviamente dall’altra va a favore dei ragazzi – ha commentato il sindaco Alessandro Canelli – Lo sport di base è alle fondamenta».
«Un progetto encomiabile – ha aggiunto Rosalba Fecchio del Coni – Lo sport fa crescere e fa mettere in gioco ognuno di noi».