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Si può dire che, con la sua inventiva, abbia creato il primo ‘franchising’ della pizza, portando al Nord, a partire da Novara, nei primi anni ‘50, il tipico piatto della cucina napoletana.

Partendo dalla Campania e avendo, poi, come base Oleggio e Novara. Lui è Luigi Giordano, che da Tramonti, in provincia di Salerno, ha esportato la pizza in Italia settentrionale e all’estero.

La prima è stata la A’Marechiaro in centro. Ma prima di allora l’avventura imprenditoriale del giovane Giordano si era aperta con l’avvio del Caseificio Giordano a Loreto.

La sua storia è raccontata nel libro “L’uomo delle pizzerie”, primo romanzo di Amelia Giordano, figlia di Luigi. Un libro edito da Astragalo e ora in tour nelle città in cui Giordano ha avviato ristoranti, affidandoli a famigliari e amici.

A raccontare la nascita del libro, l’autrice. «A spingermi a scrivere la storia di mio padre – riferisce – due aspetti. Nei primi anni 2000 sono apparsi molti articoli su mio papà sui giornali. Ogni volta mi accorgevo che, ovviamente, io ne sapevo di più. Ho anche pensato che qualcosa di scritto rimane sempre. E così un libro con l’avventura del fondatore poteva restare per i miei figli, per i miei nipoti. Così ho iniziato».

La storia delle pizzerie A’Marechiaro inizia quando Luigi arriva in Piemonte per il militare.

«Era il 1943 – spiega la figlia – Terminato il servizio di leva non può rientrare perché è pieno di tedeschi, siamo in tempo di guerra. Si rifugia sul lago Maggiore, dove molte famiglie lo aiutano. Si aggrega a un gruppo di partigiani».

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