Una via che accompagna in Cielo. Il santuario della Madonna del Boden è prima di tutto questo. Lo testimonia l’incalcolabile schiera di pellegrini che nel corso di quasi cinque secoli è salita sulle alture di Ornavasso per affidare a Maria le preghiere, i sogni e le speranze. Un fiume in piena, che ancora oggi non si arresta e trova nel santuario una casa, un luogo in cui sentirsi famiglia.
È con questo spirito che domenica 3 settembre hanno preso il via i festeggiamenti per la Madonna del Boden. Nell’occasione, durante la solenne messa presieduta da don Marco Barontini, nuovo rettore del seminario diocesano novarese, sono stati ricordati gli anniversari di matrimonio.
Proprio a sottolineare questo legame tra Maria e la famiglia, come ha ricordato lo stesso don Marco. «Oggi – ha detto – siete voi sposi la predica più bella. Lo siete attraverso la vostra testimonianza di vita coniugale. Siete saliti qua al Boden portando nel cuore i vostri desideri, affidandoli a Maria, sposa e madre. A lei, in questo luogo che è “palestra di fede”, tutti quanti rivolgiamo la nostra preghiera, accettando la volontà di Dio».
A festeggiare il proprio anniversario sono state numerose coppie di sposi, da chi ha ricordato i cinque e i dieci anni per giungere a coloro che di strada ne hanno percorsa davvero tanta insieme, tagliando il traguardo delle nozze d’oro o superandolo abbondantemente.
LA VIA MARIAE
Il cammino è anche il tema guida di quest’anno per quanto riguarda la festa, riassunto nella formula latina “Via Mariae”.
È quella suggerita dal rettore del santuario, don Roberto Sogni, che sottolinea come con “Via Mariae” si intende richiamare «le strade percorse a piedi da Maria. Strade polverose, faticose, piene di incognite che sicuramente una giovane donna non poteva fare da sola, per custodire, proteggere e incontrare quel Figlio e accorgersi di una folla, una Chiesa che le chiedeva di essere anche sua Madre, nostra Madre».
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