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L’ingiustizia subita da Tortora, incarcerato da camorrista, uscito completamente innocente dopo una vicenda processuale durata anni, è stata al centro di decine di inchieste giornalistiche ed interviste e tra queste ultime anche una fino a ieri misconosciuta, realizzata da Sebastiano Vassalli.

La scoperta del documento, avvenuta qualche tempo fa, nel corso del processo di riordino degli archivi dello scrittore svolto dal Centro Novarese Studi Letterari, si è trasformata in un libro, l’Affaire Tortora Un caso italiano di ingiustizia e odio, curato da Interlinea e presentato giovedì 29 febbraio, alla Biblioteca Negroni, con un intervento del curatore, Massimo Novelli.

«Non è sorprendente sapere che Vassalli si fosse interessato ad un caso di ingiustizia come quello subito da Tortora – ci spiega Roberto Cicala, presidente del Centro novarese di studi letterari -; Vassalli come testimoniato da opere come La Chimera, ha sempre avuto una profonda sensibilità per questo tema. È stato però sorprendente scoprire in mezzo alle sue carte una corposo faldone, di cui nessuno era a conoscenza e che probabilmente sarebbe dovuto diventare un racconto basato su una delle vicende più emblematiche su questo tema». Vassalli si era interessato in maniera meticolosa e approfondita del caso Tortora. Nell’archivio sono state reperite non solo l’intervista (in parte pubblicata sull’Europeo) ma anche le prime pagine di giornali che trattarono l’argomento e il Libro Bianco con cui il Partito Radicale aveva denunciato il castello di accuse inventate sul presentatore. Accluso al faldone c’è anche un glossario che illustra termini e temi necessari ad inquadrare la vicenda. Vassalli aveva incontrato Tortora nel 1985, dopo la pubblicazione del romanzo su Dino Campana “La notte della cometa” e nell’anno di “Sangue e suolo. Viaggio fra gli italiani trasparenti”.

Vassalli in quel momento abitava nella canonica di Pisnengo, Tortora era invece a Milano ed era già stato eletto deputato al Parlamento Europeo. Qualche mese dopo venne condannato a dieci anni di carcere sulla base di un castello di accuse dei pentiti crollato solo un anno dopo quando la corte di Appello di Napoli lo prosciolse con formula piena.

«Con il titolo “L’Affaire Tortora” – spiega ancora Cicala – vogliamo collegare simbolicamente la storia che che sta dietro al libro a tante altre vicende complesse e controverse, spesso deviate nella loro interpretazione. Il libro però è anche una conferma e un approfondimento della personalità e del profilo umano e letterario di Vassalli e in quanto tale di interesse specifico per tutti coloro che hanno amore e passione per la sua figura».

L’articolo con un estratto del libro di Interlinea e altre notizie dai territori della Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 1 marzo. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente qui.

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