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C’era una volta un castello, imponente ma dalle pareti di un bianco anonimo, quando arrivò una fatina dai riccioli d’oro e dagli occhi azzurri che con un colpo di magia colorò le mura del castello rendendolo più accogliente e amabile.

Prendiamo spunto da una fiaba raccontata dalla dottoressa Arabella Fontana, direttrice del presidio ospedaliero di Borgomanero, per spiegare l’essenza dei progetti di Emmaland, associazione che richiama il nome di Emma Simonotti, bambina di Maggiate Superiore, bionda e dagli occhi azzurri, venuta a mancare il 25 maggio 2018 a quattro anni e mezzo, vittima di una forma di leucemia.

Dal dolore, i genitori, Michele e Claudia hanno preso energia per aiutare altri bambini e insieme ad altri familiari hanno costituito l’Associazione Emmaland. Il loro intento è di aiutare i bambini meno fortunati e supportare anche i loro genitori.

Per raccontare quanto fatto sinora e per dire grazie a chi l’ha aiutata, l’associazione ha promosso la serata “Emmaland ringrazia” al teatro Rosmini di Borgomanero.

Le donazioni hanno già sostenuto vari progetti. Fra loro quelli realizzati grazie alle opere dell’artista Silvio Irilli, ideatore di “Ospedali dipinti”, che trasforma il bianco dei muri delle corsie e dei reparti pediatrici in locali accoglienti con coloratissimi disegni e mondi fatati come “Il giardino di Emma”.

L’incontro fra i genitori di Emma e Silvio Irilli è stato favorito dal dottor Oscar Haitink e dalla moglie Patrizia Simonotti che già lo conosceva.

L’articolo integrale sul giornale in edicola il 17 marzo e disponibile anche online.

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