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Durante un incontro aperto alla comunità, venerdì scorso a Galliate è stato presentato il progetto “Diamoci una mano”.

La serata, organizzata dalla Parrocchia SS. Pietro e Paolo e da Fondazione Comunità Novarese era dedicata al restauro della Chiesa e all’iniziativa promossa per finanziarne gli interventi.

Nel mese di marzo, il ritrovamento a terra di elementi in stucco dei costoloni delle volte – delle navate in particolare – aveva rivelato la condizione critica dei perni metallici di ancoraggio.

Il loro degrado ha imposto la chiusura dell’edificio e ha evidenziato la necessità di un’opera di restauro di una certa entità.

«L’autorizzazione della Sovrintendenza alle reti di protezione è stata immediata e avrebbe consentito di riparare i fedeli, ma non di restituire l’integrità architettonica della chiesa», ha osservato la dott.ssa Eleonora Gottardello, che ha progettato l’intervento.

Si prevedono, quindi, undici lotti di lavoro, per una spesa totale stimata di tre milioni di euro.
Si parte dalle prime tre campate, per procedere con la quarta e la quinta nel secondo lotto.
In questa prima fase, si conta un investimento di circa 540mila euro.

Si penserà, successivamente, ad altre parti dell’edificio.

Servizio completo su l’Eco di Galliate del 20 ottobre o scaricabile in edicola in modo digitale da qui.

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