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Da Novara a Roma, nel cuore di un pellegrinaggio atteso e preparato con cura, i volti giovani di oltre 800 adolescenti provenienti da tutto il territorio della diocesi di Novara si fanno oggi ancor più carichi di senso e commozione. Nella mattinata di lunedì 21 aprile, la notizia della morte di Papa Francesco ha attraversato il mondo intero, raggiungendo anche i ragazzi che si stavano preparando a vivere il primo Giubileo degli adolescenti della storia.

«Il titolo scelto per questo Giubileo 2025, “Pellegrini di speranza”, acquista ora un sapore ancora più profondo – spiega don Riccardo Cavallazzi, vicedirettore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile -. 820 adolescenti accompagnati da oltre 100 educatori e sacerdoti della nostra diocesi dalla partenza, giovedì sera 24 aprile, porteranno con sé non solo le aspettative per una grande esperienza ecclesiale, ma anche una preghiera di gratitudine e affidamento per Papa Francesco, che tanto ha amato i giovani, che li ha invitati ad essere “Pellegrini di Speranza” e che ora ha concluso il suo pellegrinaggio terreno».

L’arrivo a Roma è previsto per la mattina di venerdì 25 aprile. Dopo la colazione e la sistemazione nelle parrocchie, in stile GMG, il primo gesto sarà la Messa nella chiesa di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Nel pomeriggio, insieme ad oltre 100mila adolescenti in pellegrinaggio da tutta Italia, parteciperanno alla Via Lucis all’EUR. Sabato sarà la giornata del funerale del Santo Padre e del “passaggio”. I ragazzi potranno assistere al funerale del Papa e successivamente vivranno il passaggio della Porta Santa presso la Basilica di San Giovanni in Laterano: «un gesto antico e potente – riprende don Cavallazzi -, compiuto questa volta nel silenzio di un lutto condiviso, ma anche con la fiducia in una speranza più grande della morte».

Nella galleria fotografica le immagini del mandato ad Arona, Varallo, Bannio Anzino, Borgomanero.

Nel pomeriggio il pellegrinaggio proseguirà con momenti di confronto «sul tema della Ri-creazione: “Seminatori e segni di speranza”» spiega Ilaria Montagna, volontaria dell’equipe novarese del Giubileo, che ha preparato per tutti i pellegrini italiani le attività del sabato, che si concluderanno con una catechesi. La mattina di domenica 27 aprile i pellegrini si ritroveranno in Piazza San Pietro per partecipare alla Messa giubilare delle 10.

«È stata sospesa la Canonizzazione di Carlo Acutis, ma la Messa sarà comunque un momento di particolare intensità. «I ragazzi non incontreranno il Papa in vita, come speravano, ma lo faranno nella comunione dei santi, portando a Roma il loro affetto, la loro gratitudine e la loro preghiera», continua la volontaria. La diocesi di Novara ha risposto con grande partecipazione a questo evento: il gruppo novarese sarà tra i più numerosi d’Italia. Molte comunità hanno affidato il mandato agli adolescenti durante le celebrazioni pasquali (nelle foto alcuni gruppi ndr.). Gli oratori, gli educatori e i sacerdoti hanno camminato insieme per mesi, preparando i ragazzi a vivere il Giubileo come un’esperienza di fede, amicizia e responsabilità.

Nella galleria le immagini del mandato agli adolescenti a Verbania

Ora, il pellegrinaggio si trasforma anche in un atto di memoria e affidamento: «Vogliamo che i nostri ragazzi si sentano parte di una Chiesa viva, anche nel dolore – conclude don Cavallazzi -. Il Giubileo sarà per loro un modo per dire grazie al Papa e per continuare il cammino che lui ha tracciato. Entreranno a San Pietro con gli occhi lucidi e il cuore acceso: non più per incontrare un Papa, ma per accompagnarlo nell’ultimo tratto del suo cammino verso il Signore».

L’articolo integrale, con le pagine speciali su Papa Francesco e altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, si può trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da giovedì 24 aprile. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente qui.

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