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Sul palco per ragionare di disabilità, inclusione e famiglia, con la leggerezza del linguaggio teatrale, ma che può essere capace di raccontare la bellezza e la potenza della diversità di ogni essere umano.
È questo “Siamo fatti di-versi perché siamo poesia”, lo spettacolo di Guido Marangoni che andrà in scena (ingresso gratuito) sabato 3 febbraio alle 21 presso l’Abbazia di San Nazzaro della Costa di Novara e domenica 4 febbraio alle 17 presso la Basilica di San Giuliano in Gozzano, in due eventi organizzati dalla diocesi di Novara in occasione della 46ª Giornata per la Vita, promossi dall’Ufficio diocesano per la famiglia, la Commissione famiglia dell’Unità pastorale di Gozzano e con il patrocinio del centro diocesano per la Famiglia We Care – Comoli.

«Il messaggio dei vescovi per la Giornata per la Vita di quest’anno – spiegano Elisa e Alessandro Sacchetti, condirettori dell’Ufficio – parla di “Molte, troppe vite negate”. E della disabilità come condizione che può portare a scelte estreme come l’aborto o l’eutanasia. Guido Marangoni, padre di Anna, una bambina con la sindrome di Down, con il suo spettacolo ci riporta alla bellezza dell’accogliere la diversità. Proprio secondo quanto dice il messaggio dei Vescovi, per cui siamo chiamati ad “onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno”».

Marangoni è ingegnere informatico padovano padre di 3 ragazze, tra le quali proprio Anna, la più giovane. Attraverso i suoi libri, le pagine social “Buone notizie secondo Anna”, le collaborazioni con Corriere della Sera, Rai, Famiglia Cristiana, Zelig e i suoi spettacoli, racconta la storia della sua vita sotto lo sguardo di Anna, trattando il tema della disabilità, delle fragilità e dell’inclusione.

«L’idea di proporre questo spettacolo – riprendono Elisa ed Alessandro – nasce dalla volontà di offrire a chiunque la possibilità di riflettere su questo tema in maniera profonda ma al tempo stesso leggera, senza un approccio da addetti ai lavori. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza e non solo a coloro che con la disabilità convivono. Proprio per poter raggiungere il più grande numero di persone, la diocesi ha deciso di proporlo in due repliche, a Novara e a Gozzano (grazie alla collaborazione con la comunità parrocchiale locale)»

Questo articolo e altre notizie dalla Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 26 gennaio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente sopra a qui.

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