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«Abbiamo accolto con sollievo – commenta Amleto Impaloni di Confartigianato – l’accordo tra Roma e Parigi che eviterà una situazione ancor più critica per l’export italiano. I camion da e verso la Francia potranno continuare a circolare attraverso il traforo del Monte Bianco. I lavori in calendario proprio dal 4 settembre al 18 dicembre nella galleria tra Courmayeur e Chamonix saranno rinviati. Probabilmente tra 12 mesi.

Tra Gottardo, Frejus e traforo del Bianco l’interporto di Novara ha già dimezzato i treni, con importanti ricadute sia sull’approvvigionamento delle materie prime che sulle esportazioni. Per non parlare dell’effetto negativo sulla logistica stessa».

Le associazioni di categoria sono in allarme anche per la situazione dei trafori che sta già penalizzando molto la logistica Novarese. Anche Pasquino della CNA rileva come «L’import-export che utilizza i trafori del Frejus e del Monte Bianco coinvolge circa il 10% del pil nazionale. Novara come è noto è in prima linea sulla logistica, auspico che i problemi sui valichi autostradali e ferroviari non spingano il trasporto merci alla ricerca di altri tracciati». Una preoccupazione che condivide anche Ravanelli, «sia per quanto riguarda le nostre imprese che esportano verso la Germania e il nord Europa, sia per i traffici che dal porto di Genova transitano a Novara per venir poi smistati. Eccessivi ritardi potrebbero favorire altre direttrici commerciali nonostante i grossi investimenti infrastrutturali realizzati sul nostro territorio».

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