Una donna vittima di violenze domestiche e un orfano di femminicidio. Saranno loro gli ospiti della giornata promossa per mercoledì 29 dal Convitto Nazionale Carlo Alberto a Novara.
Un doppio appuntamento fortemente voluto dalla scuola per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre.
La scorsa estate il preside Nicola Fonzo, dopo l’ennesimo caso di stupro di gruppo, ha sentito l’urgenza e il dovere di invitare tutti i docenti a riflettere sul tema attraverso un suo scritto dal titolo emblematico “La carne è carne”.
Si tratta delle parole che comparivano, tra le altre, nelle chat di alcuni dei ragazzi che avevano preso parte alla violenza sessuale nei confronti di una 19enne, a Palermo.
Alle 10, Maria Santa Guarini, già docente impegnata nell’Associazione Integrando, introdurrà Grazia Biondi, per un incontro con le terze medie.
Biondi è stata vittima di violenze domestiche e, nel 2011, ha denunciato l’ex marito per stalking e maltrattamenti.
Dopo «nove anni di botte e paura» la donna ha avuto il coraggio di uscire dal silenzio e nel 2016 ha fondato l’Associazione Manden, che attualmente conta più di 600 vittime sopravvissute alla violenza.
Poco dopo gli alunni del liceo proporranno un momento di discussione e letture e alle 12 verrà inaugurata la panchina rossa all’interno della scuola.
La mattina è riservata agli studenti e ai docenti del Convitto.
Al pomeriggio, dalle 18, incontro aperto a tutta la cittadinanza, moderato dalla docente e scrittrice Chiara Pasetti.
Nell’occasione interverrà Giuseppe Delmonte, orfano di femminicidio dall’età di diciotto anni, quando la madre venne uccisa per mano del padre.
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