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Concluso il restauro dei dipinti settecenteschi del presbiterio della chiesa parrocchiale di Cavallirio. L’intervento della Sovraintendenza ha consentito di riportare alla luce i colori originali, come spiega la restauratrice Gabriela Monzani, che assieme a Katia Negri, ha coordinato il team di restauratrici formato da Samanta Battioni, Maura Borgnis e Sara Gambaro.

«Dopo che a maggio era stata avviata una campagna di indagini stratigrafiche iniziale, servita per conoscere e guidare le fasi successive dell’intervento, abbiamo proceduto a eliminare le tinte sovrammesse, come suggerito anche dalla funzionaria di Soprintendenza dottoressa Benedetta Brison, riportando alla luce il colore originale degli stucchi e degli sfondati, coevi ai dipinti settecenteschi. Sarebbe stato un peccato far convivere i colori del ‘700 con una tinta gialla che è novecentesca o della fine dell’Ottocento».

L’intervento ha riguardato la cupola, di notevole pregio artistico, opera del romagnanese Tarquinio Grassi, che rappresenta la Santissima Trinità, mentre ai quattro angoli della cupola sono affrescate le Tre Virtù Teologali, attribuite a Lorenzo Peracino. Il restauro è stato finanziato dalla parrocchia e dalla Fondazione Comunità Novarese e grazie anche al generoso contributo dei cavalliresi.

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