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Taglio del nastro, mercoledì, per il Terminal Core TEN-T Intermodaltrasporti di Agognate.
«La logistica intermodale è un fattore abilitante dello sviluppo economico», ha commentato Sergio Luciano (Direttore Responsabile ALIS Magazine e Direttore Economy), moderando una serata incentrata su export, interscambio, innovazione e sostenibilità.

Il progetto del Terminal, nato nel 2016, realizza una nuova sfida dell’impresa con sede a Ferentino. e riconsegna al territorio un’infrastruttura all’avanguardia, come affermato dall’ A.D. Giorgio Fiorini, che prosegue con le sorelle Francesca e Alessandra l’attività del padre Pietro, pioniere dell’intermodalità a partire dagli anni ’80.
Fidelizzazione di una clientela sempre più qualificata, visione del futuro con servizi logistici ad alto valore aggiunto e nuove opportunità fanno la storia dell’azienda.

La collaborazione con il management del gruppo FS e con Grimaldi Euromed ha aperto nuovi scenari di crescita nel trasporto intermonale ferroviario e marittimo e ha evidenziato la necessita di infrastrutture moderne e funzionali.
Ha spiegato Massimo Casimiri, Executive Director Intermodaltrasporti: «Il sito in disuso di Agognate – 300.000 mq con infrastruttura ferroviaria privata- ha permesso di consolidare la posizione di mercato dell’azienda anche in ambito internazionale e di soddisfare maggiormente le esigenze dei partner industriali».

Riattivato il raccordo e ripristinati i binari preesistenti con l’aggiunta di ulteriore binario di presa-consegna, il terminal è ora un vero e proprio Hub ferroviario, con sette binari e due aste di manovra.
Un piano di investimento per 32 milioni di euro, a fine 2023, con l’ampliamento degli ultimi quattro binari partito a fine 2021 con il Bando CEF 2 Call 2021 e il progetto CEMT.
«L’upgrade funzionale dell’impianto che l’ha reso Stazione da marzo 2023- ha ricordato Casimiri – consente l’utilizzo h 24 del Terminal»: il potenziale di traffico raggiungerà una capacità di ricezione di circa 1000 treni l’anno e una di stoccaggio di quasi 3000 unità di carico.

Il territorio novarese si configura, quindi, quale vero e proprio distretto logistico, possibile retroporto di Genova e incrocio tra il corridoio Scandinavo-Mediterraneo e quello Reno-Alpi.
«Novara ha una forte vocazione come nodo logistico», ha osservato il sindaco Alessandro Canelli, anticipando altri grandi sforzi economici per il futuro. «La città è ricca di realtà industriali di eccellenza, la chimica, la chimica verde, la moda. L’amministrazione deve rafforzare ora la formazione, per rendere più solidi questi settori».

Supportati anche dalla vicinanza e dall’affetto del sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta, i Fiorini hanno saputo “fare sistema”: «Il nostro è un business dinamico», ha puntualizzato Francesca, Consigliere Cda e segretario Generale ALIS. «Agognate è un altro punto di partenza, per fare cultura dell’intermodalità: con i progetti del PNRR se le infrastrutture saranno moderne, avanzate, e competitive, le imprese dovranno essere altrettanto».

La creazione di partnership, i “servizi sartoriali” e la componente sostenibilità (ambientale, economica e sociale )di realtà come questa, quindi, secondo Sabrina De Filippis (A.D. Mercitalia Logistics), Alberto Milotti (vicepresidente europeo Interporti) e Fabio Doria (Unicredit Leasing) possono fare la differenza anche a livello europeo.

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