«È finita l’emergenza. È terminata per le persone, le famiglie, la comunità, la città. Ognuno di noi deve porsi delle sfide, tra cui quella di tornare a vivere e fare un passo in avanti dopo anni drammatici». Questo l’invito che il vescovo Franco Giulio Brambilla ha rivolto ai fedeli di Intra in occasione della festa patronale di San Vittore, ricordando la pandemia.
Un periodo, quello del covid, che «ha portato via con sé il senso dello stare insieme – ha proseguito -. La comunità non si costruisce online o in streaming, anzi così si raffreddano solo i rapporti, ma parlandosi e confrontandosi a quattrocchi. Alla prossima patronale vedremo se saremo riusciti a fare questo sforzo, faticoso ma necessario».
A rimarcare la bellezza del ritrovarsi insieme, anche il parroco di Intra don Costantino Manea.
«Sono terminati, finalmente, anni intrisi di paura e di terrore». Ha detto all’inizio della celebrazione, in occasione della patronale, il parroco. «Il mio invito – ha aggiunto don Costantino – è ritornare a vivere con pienezza i diversi incontri della nostra comunità diocesana, per aumentare il cammino di fede di ciascuno di noi. È bello vedere così tanta partecipazione, da parte delle autorità e della comunità, nella Basilica che a breve vedrà completati i suoi lavori di restauro».
La celebrazione, presieduta dal Vescovo Franco Giulio Brambilla insieme ai parroci della zona, non era così partecipata da anni.
La celebrazione è poi proseguita con la processione verso il Lungolago, dove è andato in scena uno spettacolo pirotecnico – offerto dal Comune di Verbania -, che ha acceso gli occhi dei più piccoli e ha lasciato a bocca aperta i più grandi. La sfida, ora, è non lasciarsi prendere dal panico e vivere a pieno il prossimo anno, come richiesto dal nostro Vescovo.
Gli articoli dedicati alla Festa di San Vittore di Intra sul nostro settimanale in edicola venerdì 12 maggio e disponibile anche online.
