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È il progetto a favore di studenti delle scuole secondarie con patologie (soprattutto oncologiche, ma non esclusivamente) che ne impediscano la frequenza in presenza che permette loro di partecipare e ‘restare dentro’ alle attività quotidiane della propria classe – grazie alle risorse della didattica digitale integrata e ai collegamenti a distanza – mantenendo con compagni e insegnanti rapporti non saltuari e cercando così di superare il rischio di isolamento relazionale e sociale causato dalla malattia. Con un duplice beneficio, didattico e psicologico.

Un progetto che rafforza l’offerta formativa per gli studenti malati nel territorio di Novara e del Piemonte Orientale per promuovere da parte degli istituti scolastici di appartenenza la realizzazione di progetti personalizzati adeguati alla situazione dei giovani pazienti, con l’attivazione di risorse aggiuntive rispetto agli interventi educativi garantiti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso il Servizio di Scuola in ospedale e Istruzione domiciliare.

Il progetto, che avrà avvio nell’anno scolastico 2023-24, è promosso congiuntamente da Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus, Fondazione Agnelli e Unione Genitori Italiani – UGI Novara, in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara. Le risorse economiche già in parte messe a disposizione da Fondazione Edo ed Elvo Tempia, verranno integrate da nuove azioni di fundraising.

Il cammino di Aconcagua è cominciato nel 2019 quando Pietro Presti, Direttore Generale della Fondazione Tempia di Biella, punto di riferimento sul territorio del Piemonte orientale per prevenzione, cura, assistenza e ricerca sul cancro, decise di diventare in prima persona testimonial della raccolta fondi per il progetto con una spedizione in Sudamerica: obiettivo raggiungere la vetta dell’Aconcagua, a quasi 7mila metri di altitudine, per far parlare, attraverso l’impresa, del progetto.

“Dopo i ritardi causati dal periodo Covid – racconta Pietro Presti – il progetto Aconcagua finalmente vede la luce.

Rappresenta sia un’opportunità di innovazione organizzativa e didattica a favore degli studenti con patologie sia un ulteriore elemento di sensibilizzazione su come sfruttare al meglio le nuove tecnologie per migliorare la qualità di vita dei giovani pazienti, attraverso la socialità e la relazione con i loro compagni.”

“Nella lotta contro la malattia – ha detto Andrea Locarni, Presidente UGI Novara – niente guarisce di più come vivere il più possibile la normalità, rimanendo connessi al proprio tessuto, agli affetti, alle amicizie, ai propri compagni. Favorire quest’aspetto, trasformando il bisogno in risposta concreta, è uno degli obiettivi più importanti del nostro lavoro.”

Articoli e altri approfondimenti si possono trovare sul nostro settimanale in edicola dallo scorso venerdì 20 ottobre e disponibile anche online.

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