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A guardare il bicchiere mezzo pieno, per la Novara-Vercelli siamo a metà dell’opera. Volendo guardarlo mezzo vuoto, c’è ancora molto più di metà del lavoro da fare per trasformare in cantiere l’idea del collegamento veloce tra il nostro capoluogo e quello confinante.
La parte che induce ad un po’ di ottimismo sulla vicenda della strada, nasce dall’inserimento della Novara-Vercelli tra le opere menzionate e destinatarie di un finanziamento nel contratto di programma tra Governo e Anas 2021-2025 approvato qualche giorno fa dal Cipess il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile con il supporto della Regione. L’assessore Gabusi, come scriviamo a lato, definisce «fondamentale l’opera».

Si tratta di 74 milioni di euro che si sommano ai 50 milioni già accantonati, una somma che consentirebbe di coprire più di metà dei costi dell’opera, quindi «un traguardo importante – come sottolinea Davide Gilardino, presidente della Provincia di Vercelli capofila di questa fase progettuale -. Ma la procedura è molto complessa e ancora ricca di ostacoli. Il prossimo passaggio sarà il decreto di approvazione definitiva del progetto della nuova strada, previsto per giugno. Da quel momento l’iter potrà prendere la strada verso Roma, dove verrà sottoposto ad una nuova fase, quella del Via, la Valutazione di impatto ambientale. Nel frattempo da parte nostra dovremo portare a termine una serie di passaggi tecnici e burocratici. L’ultimo, proprio in questi giorni è l’affidamento di un incarico professionale per lo studio geologico e idrogeologico nella zona in cui verrà realizzato il collegamento veloce. Ma si devono mettere in conto altre spese».

Lo studio di fattibilità tecnico-economica è già costato 700 mila euro, 400 mila finanziati dalla Regione, gli altri 300 mila dalla provincia di Vercelli che ha poi messo sul piatto 50.000 euro per chiudere tutto il pacchetto. «Con tutti i via libera anche degli studi sul piano acustico, archeologico e geologico – dice Gilardino – potremo confezionare e validare il progetto dando la possibilità di richiedere la Valutazione di Impatto Ambientale nazionale e avere l’autorizzazione definitiva. In questa fase serviranno ulteriori finanziamenti. Circa 65.000 euro per le spese d’istruttoria».

L’articolo con le altre notizie dai territori della Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 29 marzo. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente qui.

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