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Nella mattinata di oggi è morto a 87 anni don Giovanni Cerina. A dare la notizia della scomparsa, con una nota su diocesinovara.it, il vicario per il clero e la vita consacrata don Franco Giudice.

«Lo affidiamo al Signore domandandogli nella preghiera di ricompensarlo per la dedizione pastorale dimostrata nei confronti delle diverse comunità parrocchiali a lui affidate», scrive don Giudice, annunciando che il funerale sarà celebrato dal vescovo Franco Giulio nella Chiesa parrocchiale di Trecate – parrocchia di origine di don Giovanni –  il prossimo lunedì 12 giugno alle 10, preceduto dalla recita del Santo Rosario alle 9.30.

«La morte di don Giovanni ha suscitato grande cordoglio a Marano», dice don Andrea Massarotti, che proprio da don Cerina ha raccolto il testimone della guida della parrocchia nel 2014. «Per tanti anni ha accompagnato la vita della comunità, stando accanto alle famiglie e a tutti i fedeli nei momenti più belli della vita, come i matrimoni e i battesimi, sia a quelli di difficoltà e lutto».

Don Giovanni era nato l’8 settembre 1935 a Trecate. Era stato ordinato da mons. Vincenzo Gilla Gremigni il 28 giugno del 1959. Nello stesso anno, per un breve periodo, ha vissuto una breve esperienza pastorale a Stresa, per poi divenire vicario parrocchiale Druogno, impegno mantenuto anche quando aveva assunto, nel 1960, la responsabilità della parrocchia di Coimo. Dal 1969 al 1994 è stato parroco di Nebbiuno, comunità a cui si sentirà sempre molto legato. Dal 1992 al 1994 è stato anche amministratore parrocchiale di Colazza.

«Ancora oggi Nebbiuno lo ricorda con affetto – dice il parroco don Maurizio Medina –. Ha speso qui gli anni della sua giovinezza sacerdotale, in un periodo di entusiasmo postconciliare che ha saputo trasmettere a tutti i suoi parrocchiani».

L’ultimo incarico sarà proprio a Marano, dal 1994 al 2014. Qui don Giovanni resterà come quiescente fino al 2017, quando a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute è stato accolto nella casa di riposo “divina Provvidenza” di Novara, insieme alla sorella Rosa, mancata già da qualche anno.

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