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Il Comune di Oleggio investirà 1,1 milioni sulla riqualificazione della collina di villa Troillet, affacciata sulla valle del Ticino dove sorgerà la terza grande area verde cittadina dopo parco Beldì e villa Callini.
L’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Baldassini ha approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo per il recupero del pendio di 30 mila metri quadrati su cui si affaccia la storica dimora. Qui saranno realizzati percorsi pedonali di diversa difficoltà, aree di sosta e percorsi vita sportivi con otto piazzole attrezzate.
La collina ha ospitato in passato numerose piante da frutto prima di diventare con il passare del tempo una area incolta.
Nel nuovo progetto, rispetto al piano di fattibilità originario, che aveva una previsione di spesa minore, di 780 mila euro, sono stati aggiunti i lavori sui muri perimetrali, mentre è stata accantonata l’ipotesi di realizzare un giardino terapeutico dedicato ai malati oncologici in collaborazione con la Fondazione Tera.
Nel progetto definitivo sempre realizzato dall’architetto Andrea Fagnani, l’area viene intesa come un grande polmone verde di valenza naturale su cui si innestano cinque percorsi, alcuni dei quali recuperano l’esistente: la cosiddetta “Strada dei cachi”, ad esempio, esiste già.
Gli altri percorsi consentiranno di attraversare tutta la collina e si intrecceranno in alcuni punti dove saranno realizzate aree di sosta e attrezzature sportive.
In particolare il percorso vita composto di otto stazioni avrà indicazioni in tre lingue: italiano, inglese e dialetto oleggese.
In un altro punto verrà realizzata una piccola area polifunzionale con la possibilità di installare palchi e tensostrutture.
L’intera area sarà oggetto di nuove piantumazioni di vario tipo, con una prevalenza di alberi da frutto; saranno messi a dimora anche 90 noccioli i cui frutti saranno raccolti e trasformati da ragazzi del consorzio Cisas.
La collina deve il suo nome a Carlo Giulio Troillet (1820-1896), che si stabilì a Oleggio nel 1868 rilevando l’immobile e la filanda di Edoardo Mazza.
Troillet venne anche eletto sindaco e donò la sua dimora alla Congregazione della carità.
La struttura venne utilizzata come colonia per bambini, poi come museo e biblioteca.
Oggi è sede delle scuole medie e del distaccamento dell’istituto tecnico Omar.

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