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Con “Promemoria Auschwitz” novanta ragazzi delle scuole superiori e dell’università di Novara e del Novarese partiranno per Cracovia mercoledì primo marzo.

In un’esperienza unica e che li cambierà profondamente, portandoli a riflettere su una delle pagine più terribili della nostra storia.

Quella della Shoah. Una delle molte e importanti iniziative che, nel Novarese, coinvolgono le giovani generazioni. Come accaduto all’Arengo del Broletto per la Giornata della Memoria del 27 gennaio.

L’esperienza che vivranno rientra in un progetto educativo, “Promemoria Auschwitz” appunto, rivolto agli studenti e organizzato da SerMais Società Civile Responsabile.

Il tutto con Deina, associazione torinese responsabile a livello nazionale del progetto, e con l’Istituto Storico della Resistenza Piero Fornara.

A illustrarne i dettagli, a Spazio Nòva, Martina Clerici, responsabile dell’iniziativa per SerMais, Alessandra Iorio, vicepresidente, Edoardo Brustia e Cinzia Spilinga per il Comune e Annaclara Iodice per la Provincia.

Ma anche Paolo Cattaneo per l’Istituto Storico della Resistenza, Gianni Cerutti per la Fondazione Achille Marazza e Riccardo Cavanna di Cavanna Group, uno dei sostenitori del progetto con Novamont e Ramella.

«”Promemoria Auschwitz” – ha riferito Clerici, una dei tutor del progetto, nato nel 2014 – vede la collaborazione di tante realtà del territorio. Suo obiettivo, approfondire i temi della Shoah».

Evento centrale dell’iniziativa un viaggio di sei giorni a Cracovia, con visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau e alla fabbrica di Schindler.

Il progetto è «pensato – ha proseguito Clerici – per accompagnare i giovani alla scoperta e alla comprensione della complessità del mondo». Questo, partendo dai secoli passati e dalle sue narrazioni.

Il viaggio durerà dal primo al sei marzo e ha avuto un momento formativo di 4 incontri, curato da Gianni Cerutti della Fondazione Marazza, che ha visto i 90 partecipanti visitare anche il Memoriale della Shoah a Milano.

«La prima fase è stata formativa, la seconda sarà il viaggio, la terza – ha concluso Clerici – la restituzione da parte dei ragazzi di quanto hanno vissuto».

Pietro Favaretto e Alessandra Iorio, presidente e vicepresidente di SerMais: «I viaggi della memoria aiutano i giovani a riflettere sulla memoria, un esercizio inteso non solamente come ricordo di quanto accaduto, ma anche come impegno concreto oggi, nel presente».

A contribuire alle spese per il viaggio, Comune di Novara, Novamont, Ramella e Cavanna Group. Grazie al loro sostegno si sono potute calmierare di un terzo le quote dei 90 ragazzi partecipanti.

Il presidente del Consiglio comunale Brustia: «un grazie a chi promuove questa iniziativa. Ritengo sia fondamentale che i giovani conoscano il passato, la storia. Chi vuol dimenticare – ha aggiunto – è complice».

La consigliera comunale Spilinga: «è la prima volta che partecipo alla presentazione del progetto a livello istituzionale, ma c’ero nel 2014, al suo avvio, quando ero nel direttivo di SerMais. Un’esperienza formativa importante».

Iodice: «Un’esperienza significativa, che ho potuto anche fare. Alle medie in gita a Vienna ci portarono a visitare il campo di concentramento di Mauthausen. I ragazzi vivranno qualcosa che lascerà loro molte tracce».

L’articolo sul nostro settimanale in edicola venerdì 3 marzo e disponibile anche online.

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