Convegno questo venerdì 24 marzo, alle 21, al Teatro Coccia di Novara “L’acqua per il recupero del clima”.
Il tema è il nuovo modo di considerare, rigenerare e gestire gli ambienti acquatici per difenderci dal cambiamento climatico
Il programma prevede innanzitutto la spiegazione dei concetti fondamentali espressi dal Libro “L’acqua per il recupero del clima” tradotto e divulgato dal Centro Italiano di Studi di Biologia Ambientale (C.I.S.B.A.);
Ci sarà poi una proiezione di documentazione fotografica con il commento per delineare un quadro conoscitivo realistico sulle modalità attuali di gestione della rete irrigua e fluviale novarese.
Infine le considerazioni, anche in base alla normativa esistente, sulla necessità di una gestione integrata della rete idrica novarese che assegni un ruolo di primo piano alle realtà locali più prossime al territorio, sia in ambito amministrativo che di società civile.
L’incontro pubblico, a ingresso gratuito, è stato organizzato dall’Unione Tutela Consumatori in collaborazione con il Comune di Novara e con la partecipazione del Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale e dell’UPO Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica.
«La problematica della quantità e qualità dell’acqua correlata alla nostra salute sono un fattore concreto e attuale – ha detto Alberto Fregonara, presidente dell’Unione Tutela Consumatori di Novara – Bisogna tentare di ottimizzare le acque irrigue e salvaguardare la falda, è un preciso dovere delle nostre e future generazioni. Vogliamo raggiungere questo scopo anche attraverso l’incontro pubblico al Teatro Coccia. Speriamo che i giovani si rendano conto che il problema dell’ambiente è fondamentale, invito ad informarsi e collaborare».
«La presenza del professor Siligardi come relatore centrale all’incontro fa capire l’importanza dell’evento – afferma Franco Conturbia Responsabile Osservatorio Ambientale – U.T.C. – Come Unione Tutela faremo delle osservazioni sull’ambiente e porteremo un ampio materiale fotografico, c’è molto da migliorare per la questione riguardante la scarsità dell’acqua».
«Riteniamo importante sposare un nuovo modo di considerare la gestione dell’acqua proprio per ottenere gli effetti climatici – spiega l’avvocato Simona Bezzi, Consigliere dell’Unione Tutela Consumatori -Ci sono circuiti di microclima influenzati da fattori locali. Bisogna gestire l’acqua reintroducendola nel territorio per riattivare il piccolo ciclo, un modo diverso nell’approccio all’acqua. La partecipazione alla sua gestione è un obbligo normativo, una risorsa che deve essere tutelata per essere trasferita alle generazioni. C’è un percorso procedurale su due livelli: a titolo informativo e di intervento con le relative osservazioni».