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Riparte il cammino nei nostri oratori dopo l’esperienza della Gmg. Con una domanda, per chi ha responsabilità nell’accompagnare i ragazzi. L’incontro di Lisbona è stato “un’occasione o una tentazione?”.

Sarebbe una tentazione se pansassimo che la Gmg basti da sola a incidere sulla vita di un giovane.

È piuttosto un’occasione per sperimentare che le speranze, le paure, la sete di Dio dei giovani, sono le stesse dei loro coetanei di tutto il mondo.

Senz’altro la Gmg offre la possibilità di vivere un’esperienza di Chiesa universale, di condividere la fede, di accendere un cambiamento interiore.

Resta però il rischio che la Gmg sia una parentesi e non una tappa di un cammino. Sarebbe bello che i giovani si prendano un momento per rileggere quanto hanno ricevuto e ritornare sulle parole del Papa.

Ha colto in pieno il senso di inadeguatezza e paura che provano davanti al futuro. Li ha incoraggiati, ha parlato al loro cuore, a parlato loro di Dio. Questa rilettura è necessaria per ricordare oltre alle amicizie lì sorte, alla fatica e alla festa, anche l’incontro forte con Dio che c’è stato e raccontare a chi non è venuto cosa sono stati davvero quei giorni.

Per aiutarli, ecco il cammino diocesano di quest’anno, “Chi ama vola”: parte dai tre verbi indicati dal Papa “brillare, ascoltare, non avere paura” e dal suo monito a prendere il volo accogliendo la chiamata alla santità come via per una vita autentica e piena.

In questi giorni di ripartenza e di progettazione, l’augurio agli educatori è di accettare la fatica e metterci anima e cuore nello spendersi per i giovani e per il Vangelo.

Don Gianluca De Marco Direttore dell'Ufficio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Novara

Don Gianluca De Marco,
Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Novara

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